Rapina in cioccolateria: terrorizzata con un pezzo di ferro per il soldi della droga

Rapina in cioccolateria: terrorizzata con un pezzo di ferro per il soldi della droga
di Egle Priolo
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Lunedì 21 Settembre 2020, 11:18
PERUGIA - Terrorizzata per i soldi della droga. Per avere liquidità da immettere immediatamente nel mercato dello spaccio. Questo, secondo una prima ricostruzione, il contesto in cui è maturata ieri la rapina all’Augusta Perusia Cioccolato, in via Pinturicchio. Poco dopo le 19, un uomo è entrato all’interno dell’attività commerciale e ha terrorizzato la commessa con un pezzo di ferro. Le urla e le minacce di farle del male hanno inevitabilmente avuto la meglio: alla donna, sotto choc per la paura, non è rimasto altro da fare che consegnare quanto in quel momento c’era in cassa, all’incirca 500 euro.

Pochi terribili secondi. Poi, dopo la fuga, la donna ha chiamato i proprietari e i carabinieri. I militari si sono immediatamente recati sul posto per tutti i rilievi del caso e iniziare le indagini. Come detto, l’autore della rapina potrebbe essere una persona venuta da fuori città a comprare droga e ha preso d’assalto l’attività commerciale per reperire i soldi necessari a comprare una certa quantità di stupefacente.
«Abbiamo appena iniziato a festeggiare il ventennale della nostra attività e questo è il regalo» commenta Giordano Mangano. Oltre che apprezzato imprenditore del cioccolato artigianale, anche da fuori regione, Mangano è personaggio da anni conosciuto in città per le battaglie volte a rivitalizzare e togliere al degrado e allo spaccio tutta la zona di piazza Grimana. «Passano gli anni e le cose non cambiano? In realtà purtroppo qualcosa è cambiato: circa diecimila studenti in meno, senza dimenticare che manca l’ospedale, i residenti - continua Mangano -. L’abbandono della zona rispetto a venti anni fa è un dato certo, ne ho ragionato negli anni con vari sindaci e non voglio dare colpe a nessuno. “Tira tira” però non vorrei però mai arrivare al punto che mi stanco. Sono un imprenditore e negli anni l’attività si è allargata, in via Pinturicchio c’è il cuore ma alla lunga potrebbe non bastare più».
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