Paci (Morlupo). Se lo chiamano il professore un motivo ci sarà. Botta da favola per iniziare, gestione col ghiaccio in testa e tombola con lo stile che ti fa fare ohhh ogni volta che è in sella. Voto 10.
Chicchini (Pugilli). Se non puoi vincere, almeno perdi bene. Lui ha eseguito alla lettera. Rimonta, tiene la barra a dritta, da campione in carica arriva secondo e vince il derby del Ponte. Voto 8
Scarponi (Spada). Becca tosto alla prima e poi si scioglie. Tardi per coprire il baratro, ma con la classe non affonda. Voto 6,5
Raponi (Croce Bianca). Oh, ogni volta che allunga bene poi si squaglia piano piano. Netto senza nettare. Voto 6
Zannori (La Mora). Provare, riprovare, provare. E poi chissà. Voto 5
De Nobili (Ammanniti). Boy ok, ma il golden della prima volta dov’è? Il primo anello della seconda lasciato al braccio è un omaggio all’avanspettacolo. Voto 4
Martelli (Cassero). È quello che vinse all’esordio. E sabato è tornato. Tornato? Beh, insomma. Voto 3
Innocenzi (Contrastanga). Lui e Guitto sembravano la coppia da El Gringo: pistola, porta del saloon spalancata e bambola (palio, cioè) svenuta ai piedi. Poi la bandierina gli ricorda che Foligno non è Ascoli. Voto 2
Cordari (Badia). Ti chiedi perché abbia sgomitato per arrivare ultimo. C’è riuscito per un centesimo. Già, perché? Voto 1
© RIPRODUZIONE RISERVATA