Quintana, Riccardo Federici priore del Pugilli: «Giostra strana, fatta di episodi imprevedibili»

Riccardo Federici
di Giovanni Camirri
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Martedì 15 Settembre 2020, 21:25
FOLIGNO - Chiuso il capitolo con la Quintana mai vista vinta da Luna Innocenzi sui Guitto per il Cassero, il momento attuale è quello delle riflessioni. Che spettano, e non potrebbe esser diversamente, a ciascuno dei 10 rioni. Uno spunto d’analisi importante arriva da Riccaro Federici, priore del rione Pugilli. “Quella di domenica – dice Federici a Il Messaggero – è stata una quintana strana. Molti dei binomi di prima fascia hanno mancato la tornata e quindi la Giostra. La Quintana è fatta di episodiche sono sempre imprevedibili. Se pensiamo a Diafaldi dello Spada che aveva un vantaggio su tutti di un secondo e mezzo ed è incappato nell’errore parliamo di uno di questi episodi di Giostra che hanno toccato anche noi del Pugilli e quindi il Morlupo, il Badia, il Croce Bianca. Non va poi dimenticato che i cavalieri in pista hanno giostrato con gli spalti prosegue - praticamente vuoti per il rispetto delle norme anti coronavirus. E se da un lato andava tassativamente prevista la riduzione di pubblico, di sicuro anche la mancanza di quel calore popolano e dei colori rionali normalmente presenti in maniera massiccia – conclude il priore Federici - può aver inciso al clima generale della tenzone sull’otto di gara”. Come sempre accade dopo ogni edizione della Giostra della Quintana si inizia subito a pensare alla prossima. Nei giorni scorsi il presidente Domenico Metelli, intervistato da Il Messaggero, aveva parlato di un ragionamento in atto su una possibile Quintana da giostrare il 3 ottobre. E domenica al Campo de li Giochi commentando la gara, rispondendo aduna domanda ha detto: “Non pensiamo ad una seconda Quintana ma lavoriamo alla Rivincita”. Sostanzialmente, considerando la Giostra di settembre, quella delle restrizioni da Covid, come la Classica Sfida, che normalmente si giostra a giugno, in Cantiere c’è la Rivincita che, considerando le due manifestazioni tradizionali a questo punto potrebbe definitivamente esser programmata entro la fine dell’anno. “Ovviamente – aveva ribadito Metelli a Il Messaggero – tutto sarà legato all’andamento del covid-19 e quindi se qualcosa si farà lo si farà solo in condizioni di ulteriore sicurezza”. E come sempre accade già nelle ore successive la chiusura della Giostra il tam tam popolare inizia a sollevare qualche voce su potenziali cambi di sella. Al momento fare nome e collegarli a questo o quel rione è davvero complicato, anzi impossibile. E ciò che può oggi apparire come evidente, già domani può esser ribaltato in toto quando i ragionamenti si fanno seduti, ci si confronta e il furor quintanaro è in quiete permettendo con serenità di analizzare ogni singola situazione. Nelle prossime giornate si capirà meglio se quelle voci, spesso anche contrastanti e foriere di tesi diverse, troveranno o meno conferma. E si vedrà se qualcosa o nulla cambierà. Come in pista anche nei rioni la Quintana è sempre imprevedibile ed è solita regalare sorprese, anche le più inattese. Il signore degli anelli, Luca Innocenzi, il sommo Guitto che con 5 vittorie ha eguagliato Bolero IV e il rione Cassero hanno dimostrato, al di la di ogni dubbio, come si fa la Quintana portando a casa tre tornate pronte a finire sul manuale del moderno cavaliere di Giostra e di Tornei di Antico Regime.
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