Domani si vota per le Province, decisivi i consiglieri civici

Domani si vota per le Province, decisivi i consiglieri civici
di Federico Fabrizi
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 08:29

PERUGIA Domani si vota. Ma tocca solo a sindaci e consiglieri comunali: bisogna eleggere i presidenti delle Province con i relativi consigli. Sarà un altro test dopo quello delle amministrative di ottobre e i risultati dovrebbero essere ben leggibili visto che centrodestra e centrosinistra hanno scelto identità precise. Urne aperte dalle 8 alle 20, a Perugia al Capitini e a Terni nella sala del Consiglio provinciale, poi subito lo spoglio.
A Perugia il duello vede di fronte il sindaco di Assisi Stefania Proietti (civica) per il centrosinistra e il primo cittadino di Foligno Stefano Zuccarini (Lega) per il centrodestra. La Proietti ha alle spalle la lista “Provincia Unita”, composta da Cristian Betti, Erika Borghesi, Maria Pia Bruscolotti, Diego Catanossi, Scilla Cavanna, Gino Emili, David Fantauzzi, Giampiero Fugnanesi, Moreno Landrini, Letizia Michelini, Laura Servi e Francesco Zaccagni. Zucarini è appoggiato dalla compagine “Provincia libera”: Nicola Alemanno, Jacopo Barbarito, Catia Degli Esposti, Giovanni Dominici, Giada Gelosia, Chiara Generotti, Fabiana Grullini, Gino Puletti, Roberta Ricci, Francesco Rubeca, Filippo Schiattelli e Fausto Risini.
A Terni sono avversari per la presidenza Laura Pernazza di Amelia (Forza Italia) e l’uscente Giampiero Lattanzi di Guardea (Partito democratico).
Sabato sera alle 20 le schede si conteranno e si peseranno, nel senso che funziona il sistema del voto ponderato. I consiglieri comunali “pesano” in proporzione alla popolazione del proprio municipio. Un consigliere di Perugia, ad esempio, vale lo 0,77 del risultato finale, uno di Foligno 0,25, e via a scendere con sei fasce di grandezza diverse. Per Perugia vanno eletti dodici consiglieri, per Terni dieci.
IL RETROSCENA
Il voto ponderato consente di fare qualche calcolo in anticipo, sulla carta i due schieramenti sono sul filo e a fare da ago della bilancia saranno gli eletti più nettamente civici che avranno una certa libertà di manovra.
La tornata ha il suo valore. Nel centrosinistra il successo di una candidata come Stefania Proietti potrebbe valere l’affermazione di un modello di leadership “non-di-partito” anche in vista delle prossime elezioni regionali e di fatto aprire un bel pezzo di strada al sindaco di Assisi per la corsa a Palazzo Donini nel 2024. Una parte di Pd forse ci spera, un altro pezzo molto meno.
Nel centrodestra si gioca dentro la Lega.

Non c’è solo leadership della coalizione da tenere con un candidato di partito a Perugia, ma anche gli equilibri interni. Nei giorni scorsi sono stati eletti tre segretari di sezione: Giorgio Baglioni a Città di Castello, Daniele Tempobuono a Umbertide e Luciano Capoccia a Deruta. In primavera, pandemia permettendo, potrebbe essere la volta dei congressi provinciali, per Terni starebbe ri-prendendo la rincorsa Nico Nunzi, forte di un asse in fase di consolidamento con il capogruppo in consiglio regionale Stefano Pastorelli. Il passo successivo potrebbe essere un vero congresso regionale.

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