Prostitute come clienti
la polizia chiude un ostello
e denuncia i titolari

Prostitute come clienti la polizia chiude un ostello e denuncia i titolari
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Lunedì 29 Aprile 2019, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 05:59
TERNI Due ternani incensurati ultracinquantenni, titolari di una struttura ricettiva in zona
Borgo Rivo, sono stati denunciati dalla polizia, nell'ambito dell'operazione denominata «Lupanare», per reati in materia di prostituzione. I due avrebbero affittato alcune stanze della struttura, che è stata sequestrata, a prostitute italiane per svolgere la loro attività. In particolare - spiega la questura - a seguito di alcune
segnalazioni, gli agenti della squadra mobile hanno svolto nelle ultime settimane alcuni servizi di osservazione che hanno consentito di appurare come, delle 14 stanze di cui si compone la struttura stessa, alcune fossero state occupate da donne, tutte italiane e perlopiù provenienti da fuori regione, le cui utenze telefoniche erano peraltro presenti in alcuni siti internet di incontri. Dalle testimonianze raccolte, è emerso che i clienti (insospettabili signori di ogni età) non venivano mai registrati e passavano davanti alla portineria senza mai essere
fermati dai titolari. Anche le prostitute sono state sentite dagli agenti ed alcune di loro avrebbero ammesso - sempre secondo quanto riferito dalla polizia - di essere venute a conoscenza della struttura grazie
al passaparola tra «colleghe». Una di loro, in particolare, ha anche riferito di frequentarla
da mesi (solitamente dal lunedì al venerdì), intrattenendo, in media, rapporti con dieci clienti, con tariffe che andavano dai 50 ai 100 euro, il tutto - secondo la ricostruzione degli investigatori - con il beneplacito dei titolari che, avrebbe riferito ancora la donna, erano perfettamente al corrente dell'attività di meretricio posta in essere all'interno della struttura. A conferma di come la struttura fosse assiduamente frequentata da «clienti» in tutte le ore della giornata, anche mercoledì mattina, prima di fare ingresso al suo interno, gli agenti della squadra mobile, unitamente a personale della locale Asl, hanno fermato per un controllo un presunto cliente di una una prostitutaMercoledì pomeriggio, nell’ambito dell’operazione denominata “Lupanare”, personale della seconda sezione della Squadra Mobile ha  segnalato all’Autorità Giudiziaria, per reati in materia di prostituzione, due ternani incensurati ultracinquantenni, titolari di una struttura ricettiva in zona Borgo Rivo.
In particolare, a seguito di alcune segnalazioni afferenti alla presunta presenza di meretrici all’interno della suddetta struttura, gli agenti hanno effettuato, nelle ultime settimane, alcuni servizi di osservazione che hanno consentito di appurare come, delle 14 stanze di cui si compone la struttura stessa, alcune fossero state occupate da donne, tutte italiane e perlopiù provenienti da fuori regione, le cui utenze telefoniche erano peraltro presenti su alcuni siti internet di incontri. alle testimonianze raccolte, è emerso che i clienti (insospettabili signori di ogni età) non venivano mai registrati e passavano davanti alla portineria senza mai essere fermati dai titolari. Anche le prostitute sono state sentite dagli agenti ed alcune di loro hanno ammesso di essere venute a conoscenza della struttura grazie al passaparola tra “colleghe”. na di loro, in particolare, ha anche riferito di frequentare la struttura da mesi (solitamente dal lunedì al venerdì), intrattenendo, in media, rapporti con 10 clienti, con tariffe che andavano dalle 50 alle 100 euro, il tutto con il beneplacito dei titolari che, a suo dire, erano perfettamente al corrente dell’attività di meretricio posta in essere all’interno della struttura. conferma di come la struttura fosse assiduamente frequentata da “clienti” in tutte le ore della giornata, anche mercoledì mattina, prima di fare ingresso al suo interno, gli agenti della Squadra Mobile, unitamente a personale della locale ASL, hanno fermato una persona che, soltanto pochi minuti prima, aveva consumato un rapporto sessuale con una prostituta. ertanto, al termine dell’attività d’indagine, gli agenti hanno altresì provveduto al sequestro preventivo dell’intera struttura ricettiva.
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