Terni, il musical su San Francesco rinviato per maltempo

Terni, il musical su San Francesco rinviato per maltempo
di Beatrice Martelli
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Venerdì 2 Settembre 2022, 14:30

E' stato rinviato a data da destinarsi - e probabilmente al teatro Secci entro metà mese - il Musical "Il Mercante di stoffe", di Matteo Corrado. Sarebbe dovuto essere il 3 settembre a Carsulae ma le previsioni del tempo sconsigliano la rappresentazione. 

Raccontare la storia di San Francesco, riportarlo nei luoghi della sua vita: così appare a un primo sguardo il lavoro di Matteo Corrado, artista a tutto tondo. Lo spettacolo arriverà prossimamente anche in città, dopo le tappe di Avigliano Umbro, Cesi, Marmore e Pescopagano, in Basilicata. «Il mercante di stoffe», questo il titolo dello spettacolo, è quindi un racconto che ben si intona a questa terra, ripercorrendo le vicende del santo che dell’Umbria fece la terra per eccellenza dei suoi pellegrinaggi. «A teatro ho voluto portare un musical in assolo: ho scritto i testi, le canzoni, ho studiato la coreografia.  È uno spettacolo fatto su misura, che mi sono cucito addosso» spiega Corrado stesso, giocando col titolo. Lo spettacolo è stato pensato durante il lockdown quella che andrà in scena è una nuova versione pensata per il palcoscenico. «Ci sono parti recitate, parti cantate e parti in cui il protagonista è la danza: discipline diverse che concorrono tutte a raccontare una storia». Matteo Corrado, infatti, nasce come danzatore, ballerino di danza classica nel dettaglio, ma dopo aver iniziato a studiare danza moderna è approdato anche al mondo della coreografia, dedicandosi poi principalmente al teatro, nell’ambito quale si occupa della regia e scrive come autore. «Il mio teatro germoglia dalla danza, ed è quindi un teatro più del corpo che della parola» spiega ancora. Come suggerisce il titolo, lo spettacolo si focalizza sul primo periodo della vita di San Francesco, quando si trovava presso la bottega del padre: gran parte hanno nella messa in scena le stoffe e i colori; se la musica è così importante nello spettacolo, anche i colori concorrono a creare una vera e propria sinfonia. «Ogni colore è un simbolo, è un aneddoto, dal bianco che evoca le nuvole e la neve, al rosso che richiama la guerra e i cavalieri, all’azzurro dell’acqua; sono sentimenti diversi che si intersecano. Le stoffe, inoltre, avevano un ruolo molto importante nel medioevo; indossare un certo colore o tessuto identificava l’individuo socialmente ed economicamente, aveva un significato simbolico. Inoltre, la stoffa è ciò che più semplicemente serve a coprire chi ha freddo, in un atto di estrema umanità» racconta Corrado. E l’umanità, fatta di pace e armonia, è il succo del testo: «Il testo parla di povertà, come parla della bontà verso gli altri; di Francesco, a cui sono legato grazie a mia madre, non mi interessa solo la vita del religioso, ma anche e soprattutto quella dell’uomo; voglio evidenziare come rinunciando alla ricchezza e aprendosi all’amore verso il prossimo egli sia diventato ancora più ricco e famoso, se ancora oggi la sua storia e le sue parole sono trasmesse».

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