«Pronto, ma la piscina è contagiosa?»
Coronavirus, le domande al numero verde

Il centralino del 118
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Giovedì 5 Marzo 2020, 14:14
PERUGIA Un virus che spaventa e che fa nascere la necessità di maggiori informazioni. Risposte che arrivano, tra gli altri, anche al numero verde 800393939 attivato dalla Regione per gestire l’emergenza. Umberto Piccioni, amministratore unico di Umbria Salute che gestisce il call center, fa il punto sul servizio. 
Umberto Piccioni, quali sono le domande più ricorrenti?
«In molti hiedono informazioni sulle zone del contagio e gli addetti al call center rispondono agli utenti con informazioni utili. Molte domande sono relative agli spostamenti in Italia ma anche all’estero Ovviamente sconsigliamo di andare nelle zone rosse» 
Quante chiamate avete ricevuto?
«Prima del 20 febbraio le telefonate che avevano come oggetto il coronavirus si attestavano sulle 10 – 12 al giorno. Poi, in soli tre giorni il centralino ha raggiunto quasi mille telefonate al giorno<WC> per poi tornare nuovamente ad una relativa calma»
La situazione di questi giorni?
«Domenica le telefonate sono state 156 di cui 14 segnalate al secondo livello sanitario perché presentavano elementi critici, lunedì ha registrato 288 contatti, 9 segnalazioni sanitarie) e martedì sono arrivate a489 chiamate (con ulteriori accertamenti sanitari)». 
Quanto personale viene impiegato? 
«Il servizio è stato potenziato dalle 3 alle 5 postazioni con 3 unità ognuna, coprendo il servizio 12 ore al giorno compreso sabato e domenica». 
In questa situazione delicata, in prima persona ci sono i medici di famiglia che, molto spesso, rappresentano il primo riferimento dei cittadini. Abbiamo chiesto a Tiziano Scarponi (nella foto in basso a sinistra), della federazione dei medici dei medicina generale, di rispondere ad ulteriori domande sul virus.
Dottor Scarponi che consigli si sente di dare?
«La prima indicazione è quella di restare calmi. Se un paziente manifesta sintomi simil influenzali che sono molto comuni in questo periodo (come febbre, mal di gola e tosse), non deve recarsi negli ambulatori nè tanto meno al pronto soccorso. Contatti il suo medico per sottoporsi al triage telefonico». 
Che cos’è?
«Un'indagine attenta dei sintomi sul campo clinico per valutare quale strada intraprendere». 
Se un cittadino deve spostarsi al Nord come deve comportarsi? 
«Se il viaggio è indispensabile, sconsiglio di frequentare luoghi affollati, avere meno contatti possibili e tutte quelle buone pratiche consigliate dall’Istituto di sanità». 
Quanto resistono i coronavirus sulle superfici?
«Ci sono teorie discordanti tra di loro, una risposta definitiva non è stata ancora trovata. Alcuni sostengono che il Covid-19 può rimanere attivo su superfici poco porose fino a 9 giorni»
Chi deve indossare la mascherina o gli occhiali protettivi?
«Un contagiato e il personale sanitario». 
Negozi e luoghi affollati: come ci si comporta? 
«Qualche accortezza in più non guasta. Nei supermercati, ad esempio, igienizzare il manico dei carrelli per la spesa, oppure utilizzare i guanti per maneggiare soldi e cambiare spesso abiti e indumenti a contatto con sedili e luoghi pubblici, mezzi di trasporto. Tutte buone prassi mosse dal buon senso». 
 Quali domande le pongono i suoi pazienti? 
«In molti mi hanno chiesto se fosse opportuno partire per la settimana bianca . Personalmente ci andrei».
Fare il bagno nelle piscine, è considerato pericoloso? E le palestre?
«L’acqua clorata è sicura, non dovrebbero esserci problemi. Nelle palestre? Basta una distanza di sicurezza e le minime regole igieniche da parte della struttura».
Tra le cose non fare assolutamente?
«E’ il medico ad attivare, eventualmente, il dipartimento di Igiene e prevenzione. Invito i cittadini a non chiedere a tutti i costi i tamponi, che possono rappresentare solo un’azione per tranquillizzare le persone ma che, se inutile, ingolfano il sistema». 

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