Terni. La corsa a sindaco. Claudio Fiorelli, Polo alternativo: «Prima il decoro urbano. Nelle urne ragionate, non votate di pancia»

Le interviste del Messaggero ai candidati in corsa a Terni per la fascia tricolore

Terni. La corsa a sindaco. Claudio Fiorelli, Polo alternativo: «Prima il decoro urbano. Nelle urne ragionate, non votate di pancia»
di Sergio Capotosti e Vanna Ugolini
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Domenica 30 Aprile 2023, 00:30

Consigliere comunale uscente del M5S che nel 2015 sfiorò per un pugno di voti il Consiglio regionale, è il candidato alla poltrona di sindaco di Terni per il Polo alternativo, (M5S, Bella Ciao, Terni Conta).
 

Candidato Fiorelli, in caso di ballottaggio Bandecchi si è espresso a favore del centrosinistra, sarebbe contento di avere i suoi voti?
«Sono convinto che alla fine l'elettorato sceglierà in autonomia. Non mi appassionano queste cose».
 

Ma quanto peserà secondo lei l'effetto Latini su queste elezioni, anche in termini di scelte che farà il primo cittadino?
«Non so come si comporterà in campagna elettorale Latini, di sicuro la non ricandidatura è stata una pagina scura. È le giustificazioni date non sono certo meritevoli per il bene di Terni. Stanno cercando di allargare l'elettorato e Bandecchi si è sempre detto di destra fino a pochi giorni fa».
 

E allora quale sarà la vostra posizione al ballottaggio?
«Non ci penso minimamente, ora sono concentrato sul programma che voglio presentare ai ternani che sono sfiduciati dopo anni di promesse non mantenute».
 

Il campo largo mancato potrebbe diventare un boomerang proprio in vista del ballottaggio, perché questa scelta di andare divisi?
«Non ho partecipato agli incontri per decidere eventuali candidature unitarie, non spetta a me rispondere sul mancato campo largo».
 

Aree produttive per Cianfoni, case popolari per Tobia, quale la priorità di Fiorelli?
«Le priorità sono tante perché i problemi si sono incancrenititi. Ma Terni deve ritornare attrattiva prima di tutto».
 

Ma una priorità su tutte?
«La manutenzione delle strade e il decoro urbano».
 

E cosa è mancato a Terni per essere attrattiva fino ad oggi?
«Una voce autorevole. Non tanto una guida, ma una figura presente con idee ben chiare che si faccia sentire, altrimenti altri sceglieranno per lui, come succede tra Regione e Terni».
 

Anche lei con la subalternità di Terni dunque?
«Certo. Perugia chiede, Terni chiede poco e male. Dopo chi decide come dare i fondi lo fa in base a come vengono chieste le risorse. In Regione si decide e Terni è dimenticata».
 

Eppure, in questo consiglio regionale si conta una rappresentanza di area Ternana che prima non si era mai registrata.
«Serve una persona che si fa valere, che non deve rispondere a nessuno solo a Terni. Io non rispondo a nessuno, nemmeno a Conte, solo ai ternani».
 

Turismo e sport, l'effetto Regione però si è visto nei numeri, non trova?
«Se chiude la Cascata il turismo a Terni scompare di botto. Dobbiamo diversificare l'offerta turistica».
 

Convenzione Regione Università, come giudica la nuova sanità dell'Umbria che sta emergendo?
«La prima cosiddetta bozza che avrebbe stravolto l'ospedale di Terni è stata bloccata dal sottoscritto. L'accordo che sta prendendo ora forma, grazie alla concertazione, lo giudico positivamente anche se si parla solo di strutture complesse e il tema dei dipartimenti non è stato ancora affrontato».
 

Il rapporto con Ast e il nodo ambientale?
«Rendere compatibile la fabbrica con la città è possibile. Con il cavaliere Arvedi mi siederei a un tavolo per trovare un metodo che tuteli produzioni e visione salutare della persona».
 

Ztl, aperta o chiusa?
«Io la terrei chiusa, ma resto sempre aperto alle argomentazioni».
 

Ordinanze sindacali per sicurezza, decoro e vivibilità del centro, che sindaco sarà Fiorelli?
«Un sindaco del buon senso che non sarà mai estremista, evitando così di passare da un eccesso all'altro».
 

Inverno demografico, come arginare il fenomeno?
«Creando prospettive, ma non chiedetemi spot che vanno bene per i titoli che sparano alcuni candidati ma cose irrealizzabili».
 

Si riferisce a qualche candidato in particolare?
«A Stefano Bandecchi che spara cose irrealizzabili per acchiappare i voti».
 

Ma il tema delle risorse dall'idroelettrico è anche vostro?
«No anche, è nostro. Bandecchi lo ha semplicemente copiato. Parlano gli atti in Regione con i quali abbiamo invertito la rotta, sia sulla governance che sulle risorse a disposizione per Terni. Ed è solo il primo passo».
 

Bandecchi vi ha copiato?
«Sì anche lo slogan "mai più schiavi di Perugia" di fatto è lo stesso che aveva lanciato Angelica Trenta "mai più servi di Perugia". Anche qui lo dicono i fatti».
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