Pramod Saw è uscito dall'inferno: «La forza me l'ha data anche Terni»

Pramod Saw è uscito dall'inferno: «La forza me l'ha data anche Terni»
di Nicoletta Gigli
2 Minuti di Lettura
Martedì 21 Luglio 2020, 11:27
«Ho visto la morte in faccia. Ho avuto accanto qualche santo che mi ha aiutato. Non solo per le gravissime ustioni su tutto il corpo ma perché, in preda al panico, avvolto dalle fiamme, mi sono buttato da dieci metri d'altezza senza rompermi nulla. La forza per superare questo calvario me l'hanno data mia figlia, Sofia, e tutta la città di Terni, che mi ha dimostrato di volermi così bene. Non finirò mai di ringraziare tutti coloro che mi sono vicino». Pramod Saw, 33 anni, indiano che vive a Terni da 18 anni, dipendente della General Montaggi, è ancora ricoverato nel centro grandi ustionati di Verona. Dopo venti giorni di coma, due delicati interventi chirurgici ora aspetta che arrivi la tuta compressiva che dovrà indossare per un lungo periodo. E spera di poter tornare presto a casa per abbracciare la sua piccola Sofia, 3 anni. Dal letto d'ospedale ripercorre momento per momento quel giorno di cui ricorda ogni piccolo dettaglio: «La sostituzione delle tubazioni era in programma per il giorno prima ma non l'avevamo potuta effettuare perché il tubo non era stato bonificato. Il 15 io e il mio collega, Salvatore, arrivammo al cantiere. Dopo aver accertato che il tubo era stato messo in sicurezza abbiamo firmato i documenti, preso quel che serviva per lavorare e ci siamo messi all'opera. L'incendio è scoppiato mentre il collega ha iniziato a saldare il tubo. Non si vedeva nulla, Salvatore è riuscito a scappare. Io avevo la cinta di sicurezza agganciata e sono andato nel panico. Sono riuscito a sganciarla e avevo una sola alternativa: buttarmi sull'asfalto. Dopo volo di dieci metri, avvolto dalle fiamme, correvo da una parte all'altra, cercavo l'acqua e un uomo con l'idrante mi ha bagnato un po'. Sono caduto vicino al cancello, il dolore era insopportabile e da quel momento in poi non ricordo più nulla. Il risveglio venti giorni dopo in ospedale». A Terni per Pramod si è mobilitata un'intera città. Che ha raccolto fondi per aiutare lui e la sua famiglia: «Tutto questo amore non me lo sarei mai aspettato. Mi vogliono tutti bene. Solo adesso mi rendo conto che ancora esistono tante persone dal grande cuore».
Per sostenere la sua famiglia è attiva la raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe Aiutiamo Pramod e si può donare anche con il codice Iban IT09R0306914499000000081611.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA