Ponte San Giovanni, caos mercato
«Niente bagni, carenza d’igiene»

Ponte San Giovanni, caos mercato «Niente bagni, carenza d’igiene»
di Riccardo Gasperini
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Martedì 7 Luglio 2020, 19:41
PERUGIA - C’è una situazione definita «grave e imbarazzante» che va in scena da tempo attorno al cva di Ponte San Giovanni. E c’è pure chi ha deciso di scrivere una lettera in Comune, rivolgendosi al sindaco Andrea Romizi, agli assessori Clara Pastorelli (Commercio) e Otello Numerini (Ambiente) e al dirigente Vincenzo Piro (area Governo del territorio) per chiedere una soluzione. Una mossa inevitabile perché di mezzo c’è una questione di decoro e e igiene.
Il problema? È legato alla momentanea dislocazione del mercato settimanale del giovedì (causa realizzazione del centro civico), frequentatissimo, dove però non sono presenti bagni chimici ad uso di chi nel mercato ci lavora o ci va per acquistare. Tutti, così, si trovano costretti a rimediare come capita. Ma a discapito del decoro, perché a diventare un bagno sono stati i muri del cva e l’area verde adiacente. A chiedere un giro di vite è Roberto Baldassarri, presidente del Centro Socio Culturale I° Maggio, la più grande associazione perugina, sempre attento al decoro e al rilancio dell’area.

LA LETTERA Baldassari spiega chiaramente il problema nella lettera inviata al Comune. «Con l’inizio della costruzione del centro civico, un intero settore del mercato è stato infatti spostato nelle immediate vicinanze del cva e della chiesa parrocchiale. Non essendo più possibile usufruire dei bagni pubblici, che erano collocati nella parte del piazzale ora occupato dal cantiere, si è manifestata la necessità di dotare i nuovi spazi di un nuovo servizio per far fronte alle esigenze fisiologiche sia degli esercenti commerciali, molti dei quali occupano il proprio settore dalle prime ore del mattino fino al primo pomeriggio, sia dei clienti, che affollano in gran numero le aree suddette, durante tutta la mattinata». Succede però che «la mancata disponibilità di bagni pubblici ha prodotto una situazione incresciosa e di grave pregiudizio, sia sotto il profilo del decoro, sia sotto il profilo sanitario». Infatti «parecchi esercenti e frequentatori del mercato sono costretti a soddisfare le proprie inderogabili esigenze fisiologiche appoggiandosi ai muri del cva, oppure riparandosi precariamente dietro gli alberi e le siepi della zona verde, offrendo uno spettacolo indecoroso e degradante agli occhi dei presenti, tanto più quando ad esserne protagoniste sono persone di sesso femminile. Ne consegue che l’intera area risulta maleodorante e priva degli indispensabili requisiti di sicurezza sanitaria».

LA SOLUZIONE Per rimediare al problema serve installare nuovi bagni chimici. Baldassarri propone «come spazio idoneo, l’interno del recinto contenitori dell’umido». C’è fretta perché «la situazione attuale appare non più sostenibile e non è difficile prevedere un prossimo intervento dell’autorità sanitaria, con possibile chiusura dell’intera area al servizio pubblico. Nel qual caso si aprirebbe un problema di difficile soluzione per l’affollatissimo mercato di Ponte San Giovanni». In attesa di un auspicato e immediato riscontro, da parte dei vertici del Centro Socio Culturale I° Maggio che quando possibile mettono a disposizione i servizi della struttura, è stata offerta la massima «disponibilità a collaborare con gli uffici comunali alla soluzione della problematica».
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