«Mio figlio sta morendo, aiutateci»
Staffetta della polizia salva un bambino

«Mio figlio sta morendo, aiutateci» Staffetta della polizia salva un bambino
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Mercoledì 9 Luglio 2014, 22:52 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 10:26
PERUGIA - L’allarme scatta poco dopo le sedici. Sembra un normale pomeriggio di inizio luglio, e invece no. Lungo le strade fra Ellera e San Sisto c’ una macchina che corre all’impazzata e un giovane uomo al telefono.

Un attimo, per gli occhi esperti dei poliziotti della squadra volante (in zona per un intervento richiesto da un residente) capire che dietro quella corsa folle ci può essere qualcosa di molto grave. Anche superiore al pericolo evidente per la circolazione stradale. Facile per loro, sempre in strada a correre dietro a emergenze di qualsiasi tipo, capire che negli occhi di quel giovane uomo c’è un misto di terrore e disperazione.

La supposizione è presto confermata. Al lato passeggero c’è una donna con un bimbo in braccio. E allora l’allarme diventa emergenza assoluta, primaria. La pattuglia della volante si mette all’inseguimento dell’auto, all’altezza di una rotonda la raggiunge, l’affianca. Il vice sovrintendente Massimo Granocchia e l'assistente Marco Morelli scambiano qualche parola con il giovane conducente: è il padre di quel bimbo, agitatissimo perché il suo piccolo sta male, respira male, e stanno correndo all’ospedale.

Lampeggiante e sirena “a palla”: la volante fa la staffetta al pronto soccorso. Provvidenziale: il traffico si “apre” e a quel punto ci vogliono pochi istanti per arrivare all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Poliziotti e genitori scendono al volo, il personale sanitario (già allertato) corre loro incontro, la madre in lacrime consegna il bimbo all equipe medica e spiega velocemente quanto successo. Ha 4 anni, dopo pranzo lo ha messo a letto, a un certo punto non lo sente e va in camera: vede che ha vomitato e non si sveglia. «Salvatelo, vi prego».

E il salvataggio avviene. «Bravi medici e infermieri, bravissimi i poliziotti intervenuti. Grazie a tutti, davvero, di cuore» diranno i due genitori chiamando in questura a pericolo scampato.
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