S’accende l’estate del centrodestra. Il rimpasto di Terni, i nodi da sciogliere a Città di Castello e Spoleto

L'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto (Lega)
di Federico Fabrizi
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Venerdì 2 Luglio 2021, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 09:30

PERUGIA - Alle prese con i problemi di essere maggioranza. Il centrodestra umbro deve sommare agli effetti della calura estiva anche qualche turbolenza di stagione, frutto di alcune scelte da compiere in vista delle prossime amministrative e di alcuni scossoni che dal piano nazionale ricadono su quello locale.
Una prova del derby in atto tra Lega e Fratelli d’Italia, ad esempio, s’è vista a Terni dove il sindaco leghista Leonardo Latini ha portato nell’esecutivo due nuovi assessori – Maurizio Cecconelli (FdI) e Federico Cini (Lega) - e revocato l’incarico all’indipendente Andrea Giuli, con tanto di riassetto delle deleghe all’interno della giunta.
Sembrano passati i momenti del bombardamento da destra su Palazzo Donini, eppure il partito della Meloni ci tiene a marcare identità e profilo. Il Carroccio lavora con tutte le intenzioni di rafforzarsi nel ruolo di traino della coalizione.
Fratelli d’Italia tiene le proprie pedine e nel guardare alle amministrative non chiude la vista ad ottobre, ma allunga l’orizzonte anche al prossimo anno, leggi ad esempio Narni dove l’uscita di scena di un riferimento con Francesco De Rebotti potrebbe rendere il municipio più contendibile che in passato.
Per stare in casa Lega, il tira e molla sui conti della sanità regionale potrebbe finire per rendere instabile la scrivania di Luca Coletto. E cova ancora la questione del ruolo di consigliere-assessore di Enrico Melasecche. Donatella Tesei, dal canto suo, ha optato decisamente per il profilo di presidente-amministratore tenendosi a distanza dalle diatribe di partito e prima della “r” di rimpasto mette quelle di ripartenza e resilienza.
In posizione “scomoda” anche la poltrona di vicesindaco su cui è seduto a Perugia Gianluca Tuteri. L’alternativa sarebbe Luca Merli.
Qualche avvisaglia di turbolenza di marca leghista sarebbe arrivata persino ad Orvieto, dalle parti di Roberta Tardani.
Ora la prima tappa dopo le vacanze, però, restano le amministrative del prossimo ottobre.

E se ad Assisi tutti i partiti di centrodestra si sono ritrovati sul nome di Marco Cosimetti, restano più complicate le partite per Città di Castello e Spoleto. Nell’Alto Tevere il centrodestra vede strada perché il dopo-Bacchetta è tutt’altro che definito e starebbe prendendo sempre più corpo l’idea di una candidatura civica fuori dagli schemi tradizionali di partito. A Spoleto, invece, rimbalza l’idea del senatore Stefano Lucidi, ma la partita è ancora aperta e i movimenti civici potrebbero scalzare il primato ai partiti. Le decisioni andranno prese presto, per evitare qualche incidente d’agosto.

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