Ternana, l'intervento di Pochesci:
«Solo Salvini potrebbe ripulire il calcio»

Ternana, l'intervento di Pochesci: «Solo Salvini potrebbe ripulire il calcio»
di Alberto Favilla
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Sabato 15 Settembre 2018, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 20:31
TERNI C'è rimasto male, anzi malissimo, come tutti i tifosi delle fere. Sandro Pochesci, l'allenatore della Ternana dello scorso anno, era convinto che i rossoverdi sarebbero stati ripescati in serie B. Ma non è andata così. Il Coni ha deciso che la serie Serie cadetta resta a 19 squadre, quindi nessun ripescaggio e sogno rossoverde infranto. «Una decisione assurda, arrivata a maggioranza e quindi non all'unanimità. Il calcio italiano è davvero finito dice Pochesci - Ma chi comanda in Italia? Non c'è un referente, non ci sono dirigenti all'altezza. In questa occasione le regole non sono state proprio rispettate. Lo sanno tutti. Il Campionato a 22 squadre ha subito una grande prepotenza». Pochesci ci va giù duro. Come nel suo stile Senza peli sulla lingua. «Nel calcio italiano ci vorrebbe un Salvini anche se premetto che sono uno che non è schierato politicamente precisa l'ex tecnico della Ternana ma mai come in questa occasione ci vorrebbe un uomo senza paura, uno in grado di andare contro i poteri forti. Ma vogliamo scherzare? La Ternana ha tutte le ragioni del mondo e adesso vengono a dire che ha sbagliato stanza dove ha depositato la domanda di ripescaggio. Una presa in giro per la Società e per i suoi tifosi». Un calcio italiano alla deriva, che ha perso, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, tutta la sua credibilità. «Basta guardare la nazionale. In Italia i talenti ci sono ma non vengono fatti giocare. In campo ci vanno solo gli stranieri, poi quando andiamo a giocare in campo internazionale vediamo i risultati». Un Pochesci alla finestra, ma carico, in attesa della chiamata giusta. «Si, aspetto una situazione e un progetto serio, condiviso. Non conta la categoria dice l'allenatore romano per me che vivo il calcio con passione ed emozione conta solo il campo». Un'esperienza quella rossoverde sfortunata ma che di sicuro è servita a qualcosa? «Ho capito tante cose, e che anche a certi livelli me la posso giocare. Insomma, non ci sono allenatori con due teste, i cosiddetti fenomeni». E la Ternana, targata Gigi De Canio, può davvero vincere il campionato? «Sicuramente è squadra attrezzata. Sono nato milanista ma ora, credetemi, sono tifoso della Ternana. Le fere devono subito risalire. La B gli spetta di diritto».

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