PERUGIA E' morto, a 73 anni, Pierluigi Frosio, il capitano del Perugia dei miracoli di Franco D'Attoma e Silvano Ramaccioni. Se ne va un signore del calcio che ha contribuito a fare del Perugia, piccola squadra provinciale, una grande del calcio italiano. Fino a stabilire il record di imbattibilità nel campionato a 16 squadre quando i grifoni, nella stagione 1978-79, arrivarono secondi indetro al Milan della stella. Piero era il leader in campo e nello spogliatoio per la sua personalità ferma ma misurata, mai un eccesso, mai fuori dalle righe nei momenti di esaltazione e in quelli di dificoltà.
Nella memoria dei perugini l'immagine di Piero con il braccio il figlio Alex e un mazzo di fiori prima dell'inizio della partita. Fu capitano di Renato Curi nella squadra con Novellino, Bagni, Vannini, Marconcini, Nappi, Speggiorin, Sollier e Ceccarini. Allenati da Ilario Castagner. Frosio aveva un legame indissolubile con la città, sempre presente a ogni iniziativa del vecchio Grifo. Frosio ha giocato in maglia biancorossa dal 1974 al 1984 scendendo in campo 323 volte e realizzando otto gol. A Perugia è anche stato per tre anni allenatore della squadre giovanili.