Pierantonio, il centro per l'emergenza terremoto resta aperto fino alla fine di giugno

L'interno del centro per l'emergenza a Pierantonio
di Walter Rondoni
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Martedì 2 Maggio 2023, 09:51

UMBERTIDE Aperto, ed operativo, per altri due mesi il centro sfollati alla palestra di Pierantonio. Il sindaco Luca Carizia ha firmato l'ordinanza, preso atto che «perdura la necessità di accoglienza almeno fino al 30 giugno per le 34 persone ivi collocate per apprestare situazioni definitive di accoglienza». Intanto, nel piazzale di fronte la ProCiv ha montato la tensostruttura «per liberare il Cva dove si insedierà il seggio delle amministrative», spiega la vicesindaco Annalisa Mierla. «Un segnale assoluto e doveroso alla comunità che dai giorni del terremoto ha dovuto rinunciare ad un incasso fondamentale». Il tendone, «organizzato e più dignitoso», consente inoltre una «maggiore autonomia» a chi è tuttora alla ricerca di un tetto sotto il quale tornare dopo le lunghe settimane vissute in una situazione certamente difficile. «Dalla prossima settimana due nuclei familiari di cinque persone ognuno andranno in una casa», anticipa Mierla. Presto verrà messo in sicurezza il campanile della chiesa di San Paterniano, simbolo dell'evento tellurico con la sua “lanterna” chiaramente lesionata. L'intervento consentirà di smantellare la mini zona rossa e riaprire al traffico via Leonardo da Vinci. Un momento anche questo molto atteso perché riattiva il collegamento “diretto” con Sant'Orfeto e restituisce un ulteriore pizzico di normalità. Un'apposita determina ha affidato l'intervento, considerato di somma urgenza, ad una ditta dell'Altotevere, in esecuzione del progetto elaborato dai vigili del fuoco con il “placet” della Soprintendenza. Importo previsto, 45mila euro, Intanto, nell'intero cratere sono in dirittura d'arrivo i “sopralluoghi finalizzati alle verifiche dell'agibilità degli immobili mediante redazione delle schede AeDes”.

E' questo il documento per rilevare i danni, per la definizione di provvedimenti di pronto intervento post sisma. Sulla base della comunicazione del Servizio protezione civile ed emergenze della Regione Umbria termineranno il 10 maggio. Ma la settimana che inizia è caratterizzata essenzialmente dall'apertura dei canali attraverso i quali, chi non ha più un'abitazione in quanto lesionata dalle scosse di quel maledetto giovedì, può chiedere il contributo di autonoma sistemazione. L'istanza va presentata compilando il modulo “Eventi sismici del 9 marzo 2023”, reperibile sul sito istituzionale. Invio all'indirizzo di posta elettronica certificata comune.umbertide@postacert.umbria.it, allegando fotocopia di un documento d'identità. Oppure, da domani consegna a mano negli ex locali della Polizia Municipale in piazza Matteotti il martedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 12. Il sostegno spetta a decorrere dalla data di sgombero dell'immobile o di evacuazione, ma non verrà riconosciuto nell'ipotesi in cui l'amministrazione regionale, provinciale o comunale assicuri la fornitura di alloggi a titolo gratuito. Il “quid” mensile è rapportato al numero di componenti del nucleo familiare: 400 euro se formato da una sola persona, 500 euro da due, 700 euro da tre, 800 da quattro, 900 da cinque o più unità. E' previsto un sussidio aggiuntivo di 200 euro ogni mese per ciascun componente del nucleo “over 65” oppure per ciascun componente portatore di handicap ovvero disabile con percentuale di invalidità superiore al 67 per cento. Il beneficio cessa quando «siano realizzate le condizioni per il rientro nell'abitazione ovvero si sia provveduto ad altra sistemazione avente carattere di stabilità e comunque non oltre la data di scadenza dello stato d'emergenza».

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