Piediluco "rema" contro il cancro al seno. Abbagnale: «Il progetto di terapia integrata funziona»

Piediluco "rema" contro il cancro al seno. Abbagnale: «Il progetto di terapia integrata funziona»
di Aurora Provantini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Maggio 2022, 01:10

TERNI - «Nella loro battaglia contro il tumore al seno, le donne possono trovare una risorsa nel canottaggio». Benito Montesi, presidente del Panathlon Club di Terni, lo ha sottolineato nel corso del convegno dal titolo “Il coraggio di remare”, organizzato a Piediluco in collaborazione con la Federazione italiana di canottaggio. Rilanciando il binomio sport e salute. «Ogni anno si ammalano di carcinoma mammario oltre 900 donne, in Umbria - segnala il professor Fausto Roila, coordinatore della Rete oncologica regionale - ed è stato dimostrato che l’esercizio fisico riduce il rischio di sviluppare il cancro della mammella. Nelle pazienti che hanno avuto una diagnosi di questa malattia, l’attività sportiva diminuisce il rischio di ripresa e di morte, addirittura del 35 per cento. Non solo, l’esercizio fisico migliora la qualità di vita delle pazienti operate, ne controlla l’ansia, la depressione e la “fatigue” (quella stanchezza che non passa con il riposo e che è conseguenza dei trattamenti radioterapici e chemioterapici). Infine, ha un impatto importante sulla salute delle ossa, migliorandone la densità e prevendo così il rischio di osteoporosi».
Secondo i relatori, gli effetti del canottaggio sul recupero psico-fisico della donna operata al seno, sono significativi: «Questo sport, se praticato regolarmente, può essere considerato un farmaco». E per regolarmente si intende almeno tre volte alla settimana. Lo studio sugli effetti benefici del gesto tecnico del canottaggio in donne operate, che abbiano concluso i protocolli di cura, è iniziato durante la pandemia, e viene patrocinato dalla Federazione italiana canottaggio. Per il presidente Giuseppe Abbagnale, «non solo è l’occasione per avvicinarsi a questo sport, ma rappresenta l’opportunità di migliorare il proprio stile di vita». «Sono già 18 i circoli che hanno aderito al progetto di terapia integrata che stiamo promuovendo, e credo che Piediluco potrebbe essere il 19esimo». Favorevole all’adesione all’iniziativa della Federazione guidata da Abbagnale, la presidente del Circolo Canottieri di Piediluco, Marina Lana: «Aderiremo con entusiasmo per due ragioni. La prima è che da tempo, in qualità di presidente, sto cercando di avvicinare le persone meno giovani a praticare regolarmente il canottaggio, la seconda è che come donna, mi sento particolarmente vicina a questa problematica».
«Il lago di Piediluco, per il mondo sportivo, è sinonimo di canottaggio, e pensare che presto diventerà anche “campo” di terapie mediche e riabilitative, è importantissimo». Giuseppe Abbagnale sostiene il progetto da oltre un anno. Da quando è partito, cioè. E per la seconda volta, l’8 marzo (2021 e 2022), si è trovato al fianco di tante donne, sul Tevere, per la manifestazione “RemaRoma per la vita”, organizzata in occasione di “Roma Breast-Days”. Donne dello spettacolo, della politica, del giornalismo, hanno “remato” con coraggio. E molto presto gli equipaggi rosa si formeranno anche a Piediluco, dove Benito Montesi, presidente del Panathlon Club, intende favorire lo sviluppo di percorsi sportivi dedicati alle donne operate al seno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA