Immondizia chiama immondizia. E le sedute di legno ridotte a cestini non aiutano certo a tenere pulita la piazza. Un elemento architettonico, le sedute di legno, che fanno parte dell'opera realizzata dall'architetto Alessio Patalocco. Inaugurata nel 2016, l'opera richiedere un serio intervento di manutenzione, anche per quello che riguarda i punti luce, in gran parte saltati, e la pulizia del telone nero.
«Senza dare la colpa alla movida, i proprietari dei locali di piazza dell'Olmo potrebbero intervenire per curare l'opera. Magari con patti di collaborazione o baratti amministrativi con il Comune. Così da ottenere sconti fiscali in cambio di interventi di manutenzione», è la proposta dell'architetto Patalocco. «Dispiace vedere la piazza e la mia opera ridotte così. In queste condizioni le sedute non solo non hanno più un senso architettonico ma sono anche inutili e pericolose. Sono state pensate per essere spostate e consentire alle persone di vivere la piazza senza necessariamente doversi sedere al tavolo di un locale. Spero che il Comune possa intervenire per ripristinarle», aggiunge l'architetto Patalocco.
La riqualificazione di Piazza dell'Olmo come intervento di rigenerazione urbana sarà affrontato venerdì in occasione della presentazione del libro scritto dall'architetto Patalocco e dalla sociologa Cecilia Cristofori. Parteciperanno al dibattito l'architetto Francesco Andreani (ex assessore all'urbanistica) e l'ex assessore alla cultura, Giorgio Armillei. Coordina Vanna Ugolini, caposervizio della redazione di Terni del Messaggero.
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