L'Urban live music club festeggia così i suoi primi sette anni di vita, trascorsi dal primo concerto, il 5 gennaio 2007, quando sul palco salirono gli Africa Unite. Da allora è stata una corsa infinita, con il meglio della musica italiana underground passato nel locale di Michele Cavallucci, Maurizio Cugno, Andrea Orlandi, Diego Radicati e Danilo Raffaele.
Il grande giorno vedrà Gabriele Rubini, reduce dal successo del programma Dmax, Unti e bisunti, alle prese con «un rinfresco degno delle occasioni speciali». Stuzzichini e finger food che sabato pomeriggio saranno preparati all’Osteria dello Zio, dove lo chef si fermerà poi per cena, e che poi saranno serviti durante la serata.
Che prevede anche il live, con la divertente rilettura in chiave rock-ironica del repertorio della canzone italiana operata dai perugini Sex Mutants. Sul palco, Michele Milletti (voce e chitarra), Edoardo Antolini (basso), Francesco Rondolini (batteria) e Paolo Menichetti (chitarra solista). Con i Sex’s, anche Ricominciamo di Adriano Pappalardo e Sarà perché ti amo dei Ricchi&Poveri diventano standard punk. Tra gioia, ironia e infinito amore per la musica rock. Lo stesso che l'Urban ha dimostrato in questi sette anni, ospitando, tra gli altri, Subsonica, Afterhours, Teatro degli Orrori, Verdena, Marlene Kuntz, Bandabardò, Punkreas, Linea 77, Niccolò Fabi, Max Gazzè, Meganoidi, Neffa, Motel Connection, Diaframma, Modena City Ramblers, Tonino Carotone, Rodigan, The Hormonauts... E la storia continua.