Colla, lacca, benzina per lo sballo a basso
costo: allarme sniffing tra i più giovani

Colla, lacca, benzina per lo sballo a basso costo: allarme sniffing tra i più giovani
di Michele Milletti
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Mercoledì 30 Ottobre 2013, 21:48 - Ultimo aggiornamento: 23:12
PERUGIA - Incontrollabile, e perci preoccupante. Pi preoccupante forse di qualsiasi altra faccia del mondo della droga. Dello stordirsi per sballarsi, ma anche per acquistare sicurezza, per liberarsi dai freni e sentirsi in grado di tutto.

Incontrollabile perché può sfuggire alle maglie della repressione, al binomio sequestri di droga delle forze dell’ordine-laboratorio analisi dei carabinieri che classifica e aggiorna la tabella delle sostanze proibite del Dipartimento per le politiche antidroga. Incontrollabile perché facilmente reperibile, perché l’acquisto non costituisce certo reato e perché i prezzi sono decisamente accessibili.

Sono le droghe povere o “sniffing”, dall’inglese “to snif”, cioè annusare. Sono il fenomeno che sta diventando emergenza negli ultimi tempi anche in Umbria, che riguarda soprattutto i più giovani, e che si esplicita attraverso l’inalazione di colla, lacca, solventi. I ragazzi credono sia un gioco innocuo; gli esperti raccontano di un effetto devastante per il cervello perché agiscono sulle membrane che proteggono i neuroni.



Incontrollabile e dunque preoccupante. Dalle favelas brasiliane dei “ninos de rua” passando per le zone più povere e degradate dell’est europeo, il fenomeno sarebbe cominciato a entrare anche dalle nostre parti. Perché le maglie delle forze dell’ordine sull’aspetto contrasto alle droghe “tradizionali” è sempre più stretto, con i controlli, gli arresti e le segnalazioni a getto continuo. E anche perché la situazione economica è in netto peggioramento, accompagnata a situazioni familiari sempre più difficili.

E così il fenomeno dello sniffing attecchisce anche in Umbria. Non è facile fare la conta dei ragazzi schiavi dell’inalare prodotti chimici, ma sicuramente i casi sono in aumento e preoccupano non solo i genitori, ma anche insegnanti ed educatori in generale. Con le forze dell’ordine che, di conseguenza, già da tempo sono al lavoro per intercettare il fenomeno e provare a combatterlo.



Le sostanze. Colla da calzolai, lacca da parrucchieri, carburanti, trielina, vernici, gas come bombolette da campeggio e accendini, diluenti. E ancora prodotti per usi industriali come il gamma-butyrolactone, un solvente utilizzato per rimuovere la colla. Per uscire di testa, dimenticare situazioni difficili o liberarsi dei propri impacci ed assumere una condizione di sicurezza, sono queste le sostanze cui ricorrono molti ragazzi. Ben più economiche ma dall’effetto simile, se non peggiore, a quello delle droghe pesanti. Basta fare un salto al supermercato.



Modalità di assunzione. Lo sniffing viene praticato in svariati modi a seconda delle caratteristiche del prodotto usato. Spesso, per aumentare l’efficacia dell’inalazione dei prodotti liquidi, un panno viene imbevuto e inseguito premuto su bocca e naso. Le colle vengono riscaldate affinché i solventi contenuti evaporino. I prodotti gassosi, invece, vengono spruzzati in un sacchetto che viene portato alla bocca o, addirittura, in cui si entra con la testa. Questa pratica, oltre ad essere estremamente tossica, può causare morte per soffocamento. Inoltre, le sostanze da sniffing sono altamente infiammabili ed esplosive. Un uso poco prudente può avere conseguenze drammatiche.



Drogato al volante. Dallo sniffing alle droghe tradizionali, i carabinieri della stazione di Terontola hanno denunciato un 24enne perugino per guida in stato di alterazione psicofisica dall'uso di sostanze stupefacenti. Il giovane, alla guida della propria auto, è stato fermato per un controllo e, sottoposto ad accertamenti sanitari presso l'ospedale di Cortona, era poi risultato aver assunto sostanze stupefacenti del tipo cannabinoidi.



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