Perugia, incide offese sulla porta dei vicini: donna a processo

Perugia, incide offese sulla porta dei vicini: donna a processo
di Egle Priolo
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 08:50

PERUGIA La lite tra vicini arriva in tribunale. Ma questa volta tra insulti, telecamere e pure uno 007. Una storia quasi incredibile che arriva dalla periferia di Perugia e che racconta di odiosi rapporti di vicinato, danneggiamenti e un occhio elettronico che ha ripreso tutto, ma praticamente per caso. Eppure è bastato per mandare sotto processo una donna accusata di aver scritto «Sudici» sulla porta dei vicini. In effetti, più che scrivere la donna, difesa dall'avvocato Giuseppe Innamorati, ha inciso l'insulto con un oggetto appuntito il portone d'ingresso dell'abitazione dei condomini. Abbastanza per farle contestare l'accusa di danneggiamenti, oltre alla brutta offesa che non si poteva certo cancellare con un po' di alcol o di vernice. A denunciarla, affidandosi all'avvocato Giuseppe De Lio, è stata proprio la vicina, forte di una prova inoppugnabile: a registrare l'incisione ingiuriosa è stata una telecamera, che ha impresso tra i suoi frame il gesto meschino. Ma che ci faceva davanti al portone d'ingresso di un appartamento una telecamera? L'avevano installata la donna e suo marito in seguito a dissapori con gli altri vicini, nati pare per colpa del loro cane. Lo racconta la stessa signora nella sua denuncia, spiegando come dal 2005 col marito sia andata a vivere in un condominio con altre otto abitazioni. Tutto bene fino al 2008, quando la coppia decide di «prendere un cane di razza boxer (razza mansueta e docile come indicato da tutti i professionisti del settore) e hanno avuto inizio diverbi e litigi continui con parte del vicinato, alterchi che si sono inaspriti nel corso dell'anno 2015, ossia nel periodo in cui il boxer di mia proprietà ebbe la prima cucciolata». Alterchi arrivati agli atti vandalici, tanto da decidere di conferire un incarico a un'agenzia di investigazioni per beccare i responsabili.

E lo 007 di condominio che fa? Installa una telecamera di sorveglianza «per tutelare la mia proprietà», spiega la donna. Proprio quella telecamera che ben quattro anni dopo l'invelenirsi dei rapporti tra vicini una mattina di buon'ora ha ripreso la vicina con un oggetto appuntito in mano, pronta a lasciare un segno indelebile sulla porta della sua scarsa cordialità nei confronti della coppia. «L'ho vista e poi riconosciuta – si legge nella denuncia – mentre si piegava verso il mio portone e incideva una scritta». «Sudici». «Tale inspiegabile atto – ha concluso – oltre a danneggiare quasi irrimediabilmente il mio portone d'ingresso mi ha gettato nel più profondo sconforto, diffamandomi e rendendomi, altri occhi degli altri condomini, per l'appunto “sudicia”». Insomma, una situazione insostenibile e soprattutto considerata grave, per la pace in condominio già resa difficile dai rapporti pregressi e poi avvelenata da un insulto. Non proprio la migliore delle situazioni possibili, considerando anche come il rientro a casa, magari dopo una dura giornata di lavoro, dovrebbe essere considerato il porto sicuro in cui approdare e non una trincea da cui far iniziare una battaglia. Comunque, nel frattempo, il processo per danneggiamenti è quindi arrivato davanti al giudice Marino Albani, che dovrà decidere delle accuse contestate dal pm Maria Valerio. Partendo, oltre che dal racconto della donna che si è costituita parte civile, dalla testimonianza dello 007, atteso in aula per il prossimo 5 luglio. La coppia con il boxer, però, negli ultimi anni ha cambiato casa. Una fortuna, pensando anche solo alle scintille possibili durante le riunioni di condominio.

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