Perugia, torna l'imbrattatore fantasma
Muri sfregiati con lo spray

Gli ultime sfregi firmati con lo spray a Perugia
di Riccardo Gasperini
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Sabato 20 Gennaio 2018, 17:54
PERUGAI - Lungo uno dei tratti appena ripuliti attorno allo stadio Santa Giuliana. Ma anche sul muraglione esterno dell’ex carcere di piazza Partigiani. Poi in viale Pellini, lungo un percorso pedonale. In questi punti, tanto per citarne alcuni nel cuore della città,maanche alcune zone nelle aree periferiche, risuona l’allerta vandali imbrattatori.
Con una spesa di contrasto che cresce, e una minaccia su tutte. Quell’Fcu che nei mesi scorsi ha messo a ferro e fuoco facciate di palazzi, muraglioni lungo le strade, cartelli e pensiline dei bus a colpi di bomboletta spray. E’ da lì che il Comune ha ingaggiato un braccio di ferro a suon di pulizie continue e controlli che hanno portato in un caso all’individuazione di uno degli imbrattatori seriali.
Poi il fenomeno, anche grazie a un progetto, quello dei graffiti artistici che presto toccherà tante zone della città, è via via calato. Fino a riprendere vigore nelle scorse settimane con nuove “firme” che hanno sfregiato
un po’ dappertutto. Fra queste è rispuntata anche la più “temibile”, riaprendo così un capitolo delicato sul fronte
della tutela del decoro in città.
La battaglia contro gli imbrattatori sembra così senza fine. Proprio nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato, a seguito «della positiva esperienza di street art già effettuata, nell’ambito delle azioni di rigenerazione urbana previste da Perugia Capitale dei giovani, sul muro adiacente la  rotonda de Rimbocchi e il sottopasso pedonale di piazza Vittorio Veneto» l’utilizzo, in via
sperimentale, di «interventi analoghi, quale mezzo di valorizzazione di spazi urbani e di
contrasto al vandalismo». Proprio in questo periodo, come più volte annunciato dal Messaggero, è in corso una mappatura delle zone rosse, cioè quelle più sensibili. Nel mirino dei vandali sono finite in particolare l’area di Ponte San Giovanni (continui sfregi vengono segnalati nell’area del cva) e Pieve di Campo (zona sottopassi), ma anche Madonna Alta, all’altezza dell’incrocio di via del Fosso, dove c’è un altro muraglione della vergogna, risporcato dieci giorni fa e subito ripulito più volte nel giro di poco e un sottopasso pedonale dove si
cammina tra le scritte di ogni tipo.
Il Comune ha reso noto che «si stanno individuando possibili luoghi su cui intervenire con  ulteriori azioni artistiche giovanili, ritenuti prioritari perché si tratta di muri già oggetto di atti di vandalismo costante».
Oggetto degli interventi salva degrado saranno anche muraglioni lungo zone dove traffico pedonale e automobilistico sono costanti, nei pressi di rotatorie e pure edifici scolastici. Proprio a Madonna Alta ci sono alcune strutture scolastiche prese ripetutamente di mira dagli amanti della bomboletta, anche se il fenomeno tocca un po’ tutte le strutture sparse in città e in periferia. In alcune c’è proprio la sigla di Fcu, uno dei vandali imbrattatori che giorno dopo giorno violano il regolamento di polizia urbana, più che chiaro in materia. All’articolo 8 si specifica che «è vietato deteriorare immobili o cose con l’uso di bombolette spray».
Quelle bombolette che cominciano a pensare nelle tasche dell’ente, costretto a continui interventi, e dunque dei cittadini. Ma tra progetti di riqualificazione che saranno affidati a giovani artisti writer (come nel caso Rimbocchi) e ulteriori controlli, arriverà presto una spallata al fenomeno.
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