Poco dopo le 14, gli agenti hanno individuato due individui sospetti; hanno atteso che effettuassero lo scambio con un acquirente e sono intervenuti. Si sono avvicinati e in maniera rapida, supponendo che in atto vi fosse attività di spaccio; fermavano così l’ acquirente, un 30enne italiano, che aveva ancora in mano una pallina di colore bianco, rivelatasi cocaina.
Identificati i due spacciatori, un ventenne ed un ventiduenne albanesi a bordo di una loro autovettura, una Mercedes classe A. Dalla perquisizione hanno ritrovato, nel cassettino porta oggetti dell’abitacolo, un pennarello, dove, all’interno, erano nascoste 5 palline identiche a quella trovata all’acquirente.
La polizia scientifica ha certificato che si trattava di cocaina per un peso complessivo di 4 grammi. La perquisizione estesa all’abitazione in uso ai due albanesi, a Fontivegge dove risiede uno zio, ha permesso di rinvenire un pennarello uguale a quello trovato nell’autovettura, con all’interno nascoste altre 4 palline identiche a quelle già sequestrate. Gli albanesi, sono stati arrestati per detenzione a fini di spaccio e trattenuti in questura, nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo.
Mercoledì mattina sono stati processati, condannati e rimessi in libertà a disposizione dell’ufficio Immigrazione, poiché erano già avviate le procedure per il loro rimpatrio. Difatti i due, dopo essere entrati regolarmente sul territorio nazionale la scorsa estate come turisti, non hanno fatto rientro in patria entro i 90 giorni consentiti. Quindi subito dopo il processo sono stati loro notificati i provvedimenti di espulsione con rimpatrio immediato e sono stati accompagnati alla frontiera: per fortuna la più vicina, quella dell’Aeroporto da dove sono partiti per Tirana con il volo delle 16.30.
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