Perugia, super spacciatori
a Fontivegge col visto da turisti

Perugia, super spacciatori a Fontivegge col visto da turisti
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Giovedì 25 Febbraio 2016, 13:03
PERUGIA - Continuano i servizi predisposti dalla questura per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Martedì sono stati effettuati alcuni controlli mirati nella zona della fermata del minimetrò di via Cortonese, dove erano stati segnalati giovanissimi acquirenti di stupefacenti, con l’ausilio del reparto prevenzione crimine.

Poco dopo le 14, gli agenti hanno individuato due individui sospetti; hanno atteso che effettuassero lo scambio con un acquirente e sono intervenuti. Si sono avvicinati e in maniera rapida, supponendo che in atto vi fosse attività di spaccio; fermavano così l’ acquirente, un 30enne italiano, che aveva ancora in mano una pallina di colore bianco, rivelatasi cocaina.

Identificati i due spacciatori, un ventenne ed un ventiduenne albanesi a bordo di una loro autovettura, una Mercedes classe A. Dalla perquisizione hanno ritrovato, nel cassettino porta oggetti dell’abitacolo, un pennarello, dove, all’interno, erano nascoste 5 palline identiche a quella trovata all’acquirente.

La polizia scientifica ha certificato che si trattava di cocaina per un peso complessivo di 4 grammi. La perquisizione estesa all’abitazione in uso ai due albanesi, a Fontivegge dove risiede uno zio, ha permesso di rinvenire un pennarello uguale a quello trovato nell’autovettura, con all’interno nascoste altre 4 palline identiche a quelle già sequestrate. Gli albanesi, sono stati arrestati per detenzione a fini di spaccio e trattenuti in questura, nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo.

Mercoledì mattina sono stati processati, condannati e rimessi in libertà a disposizione dell’ufficio Immigrazione, poiché erano già avviate le procedure per il loro rimpatrio. Difatti i due, dopo essere entrati regolarmente sul territorio nazionale la scorsa estate come turisti, non hanno fatto rientro in patria entro i 90 giorni consentiti. Quindi subito dopo il processo sono stati loro notificati i provvedimenti di espulsione con rimpatrio immediato e sono stati accompagnati alla frontiera: per fortuna la più vicina, quella dell’Aeroporto da dove sono partiti per Tirana con il volo delle 16.30.
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