che assieme alla sottoressa Ada Vecchiarelli ha provveduto a staccare gradualmente le apparecchiature nel reparto di rianimazione.
«C’è una sola espressione, senza enfasi e con i piedi ben piantati a terra: si è trattato di un miracolo», risponde sicuro Galzerano. La notizia del risveglio avvenuta sabato mattina attorno alle 10 è stata subito comunicata a papà Pedro e al fratello maggiore Peter, che idealmente non si sono mai staccati dal letto dove si trova la ragazza. A loro - come informa una nota dell’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera, è stato concesso di salutarla.
«E’ tutto sorprendente in questa storia – aggiunge il Galzerano - gli esami di laboratorio stanno rientrando nella normalità ed anche il livello del dolore dopo gli interventi chirurgici è contenuto. Ripensare alle condizioni della paziente al momento del suo arrivo in ospedale e vederla collaborare e rispondere alle domande dà una soddisfazione immensa». La ragazza si è rivolta ai sanitari che la stanno assistendo sia in italiano che in inglese, è consapevole di quanto le è accaduto ma ha fatto sapere che per ora preferisce non parlare di quella notte. A tempo debito probabilmente ne dovrà parlare con il magistrato che ha seguito il caso.
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