Perugia, strage di ragazzi: lo schianto a velocità folle

Perugia, strage di ragazzi: lo schianto a velocità folle
di Michele Milletti
2 Minuti di Lettura
Venerdì 2 Giugno 2023, 07:15

PERUGIA - Oltre ottanta metri senza riuscire a bloccare la corsa della Fiesta prima che l’auto sfondi il guard rail, precipiti lungo la scarpata e si ribalti in mezzo a un terreno. Con quattro ragazzi morti sul colpo, di cui due giovanissime di appena 15 e 16 anni, e un quarto giovane ancora in ospedale in gravissime condizioni. Questa, la ricostruzione emersa ieri nel corso degli accertamenti svolti per ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto alle quattro di domenica mattina lungo il raccordo Perugia-Bettolle all’altezza dello svincolo di Torricella, in direzione Perugia. Con l’eccessiva velocità di quella Fiesta a rappresentare un elemento al momento sempre più concreto.
Ieri mattina l’ingegner Francesco Zucconi, il consulente nominato dalla Procura per gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente, si è incontrato con l’esperto di parte Paolo Moretti che ha resocontato dell’accaduto l’avvocato Cristina Zinci, che tutela i familiari di Ana Tuja (la vittima più giovane, di 15 anni) e alla presenza anche dell’avvocato Andrea Galli per la famiglia dell’altra giovanissima deceduta, Nika Mishko di 16 anni.

La velocità raggiunta dall’auto in cui stavano viaggiando i quattro ragazzi rappresenta dunque un elemento importante sui cui fin da subito si sono incentrati gli accertamenti dei carabinieri e sulla quale dunque si continua a ragionare. Basta anche osservare la scena in cui si sono svolti i fatti per capire come quell’essere andati dritti abbattendo un paio di segnali e sfondando il guard rail senza quasi segni di frenate lasci intendere come la velocità raggiunta possa non essere stata consona a un tratto che comunque presenta una certa pericolosità.
Da sottolineare anche come i primi accertamenti sulle auto sequestrate (per l’incidente c’è un ventenne indagato per omicidio stradale, dal momento che è stato appurato come la sua auto e quella dei ragazzi si siano “toccate” pochi secondi prima dell’incidente) parlano di un danneggiamento dell’altra macchina nella parte anteriore destra, dunque compatibile con il racconto del ragazzo indagato secondo cui lui era in corsia di sorpasso e l’auto con a bordo i quattro ragazzi ha invaso la sua corsia.

L’altro elemento sul quale la Procura ha chiesto necessarie verifiche è quello di natura medico-legale. In questo senso le risultanze dell’autopsia sul corpo di Julio Cesar Vera Quinonez, il ragazzo di 28 anni che era alla guida, condotta nella giornata di mercoledì dal medico legale Massimo Lancia parlano in via preliminare di una causa di morte dovuta ai tantissimi traumi riportati a seguito dell’incidente. Quindi, almeno a livello “macro”, non ci sarebbero eventuali malori. Ma è chiaro come la parte più importante sarà legata ai risultati degli accertamenti di tipo tossicologico per stabilire se avesse esagerato con l’alcol o assunto droghe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA