Perugia, per lo stadio Curi monitoraggio e prove di carico. Subito i lavori in curva Nord

La curva Nord dello stadio Curi
di Luca Benedetti
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Sabato 18 Settembre 2021, 13:30

Avanti con i 5054 posti. Anche oggi per Perugia-Cosenza la Commissione provinciale per i pubblici spettacoli ha stabilito la solita capienza. Tra agibilità ridotta del vecchio stadio e norme Covid. Al massimo il Curi potrà ospitare 1312 tifosi in curva Nord, 562 in sud (settore ospiti), 1500 in gradinata e 1680 in tribuna coperta.
Il via libera è arrivato ieri all’ora di pranzo dopo un’altra mattinata di controlli e verifiche. Ma da oggi si apre una nuova fase per il vecchio stadio in attesa che entri nel vivo la partita per il nuovo Curi.
Oggi inizia il monitoraggio della curva Nord. Si tratta di un’indagine strutturale (le cosiddette prove di carico) con sensori che verranno piazzati, da quello che filtra, nella zona del settore che è già interdetta al pubblico. Zona che sarà messa sotto tutela da alcuni steward. In totale gli steward che saranno oggi al Curi (cancelli aperti alle 12,30) saranno poco meno di cento.
Già la curva Nord. Non è solo da sempre il cuore del tifo biancorosso, ma è la parte dello stadio che preoccupa di più sul fronte dei lavori. Nel senso che l’ultimo milione di euro annunciato dal Comune per gli interventi strutturali sul vecchio stadio che il 5 ottobre compirà 46 anni, saranno dedicati quasi tutti alla Nord. Prima l’intervento sulla struttura in acciaio e poi il rifacimento dei gradoni. Da quello che filtra una parte dei lavori verranno realizzati a campionato in corso; mentre quelli dei gradoni una volta che il torneo di serie B andrà in archivio. In corso non significa, almeno questa è l’idea di base che vuol seguire il Comune, intanto che si giocano le partite. Ma durante, per esempio, la pausa invernale anche se in mezzo ci sono le feste comandate. Il Perugia gioca in casa la prima di ritorno il 29 dicembre con il Pordenone poi rivedrà il Curi il 22 gennaio 2022 con l’arrivo del Frosinone (al netto di anticipi e posticipi).
A Palazzo dei Priori stanno monitorando la situazione, ma l’idea è quella di evitare un blocco del settore durante il campionato. Sicuramente progettazione e lavori dovranno avere, almeno per la prima fase, tempi brevissimi. Più complicato l’intervento sui gradoni che verrà effettuato a campionato concluso, quelli sì impossibili solo con l’impianto chiuso.
Tra l’altro, a proposito dei gradoni del vecchio Curi, sarebbe emerso come l’ultima indagine strutturale aveva dato esito positivo si per tenuta che elasticità (indagine che risale a un paio di anni fa) , situazione che non dovrebbe essere cambiata soprattutto visti la lunga chiusura legata all’emergenza Covid.
Se da una parte si guarda all’emergenza dall’altra si programma il futuro.

Va rimesso in agenda il vertice con il Credito sportivo per l’operazione nuovo Curi.

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