Perugia, sequestri di droga e un dubbio a Fontivegge: «Che fine hanno fatto i portieri di quartiere?»

Polizia locale a Fontivegge
di Egle Priolo
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Martedì 31 Gennaio 2023, 07:29

PERUGIA - Sequestri di droga da una parte e richiesta di maggiore sicurezza dall'altra: i due lati della medaglia di Fontivegge sono come sempre tutti qui. A cui, questa volta, si aggiunge un interrogativo: «Ci chiedono e ci chiediamo che fine abbiano fatto i tanto decantati Portieri di Quartiere per Fontivegge, Bellocchio e Madonna Alta».

A porsi la domanda e a provare a rispondere ai vicini curiosi sono i componenti del comitato Progetto Fontivegge, con Giulietto Albioni che su Facebook rilancia il quesito: «Ricordiamo quando nel febbraio del 2020, poco prima della serrata per il Covid, nei locali dell'ex Co-working Binario 5, oggi destinati alla Biblioteca delle Nuvole, venne presentata tale iniziativa. Nella brochure che fu consegnata ai cittadini si evidenziavano le mansioni dei tre responsabili principali, uno per ogni zona, che sarebbero poi stati coadiuvati da 10 collaboratori nei ruoli di osservatori e referenti per le problematiche dei tre quartieri. Purtroppo, tra le intenzioni e la realtà possiamo affermare che c'è stato un abisso». Il comitato che rappresenta chi vive e lavora tra via del Macello e via XX Settembre, infatti, non ha dubbi: «Non sappiamo al Bellocchio e a Madonna Alta quali risultati siano stati ottenuti ma senz'altro a Fontivegge non ci siamo accorti di nulla: nessuno ci ha mai interpellati e possiamo senza falsa modestia affermare che ciò che avrebbero dovuto fare queste figure, in buona parte l'abbiamo fatto noi di Progetto Fontivegge, con il nostro consueto senso civico e in modo del tutto gratuito (mentre i Portieri sono stati retribuiti). Di loro si sono perse le tracce e ci piacerebbe sapere che fine abbiano fatto. Restiamo in attesa che chi di dovere ci illumini sulla situazione. O dovremmo forse rilevare un nuovo fallimento di una delle tante iniziative pensate per il quartiere?». I commenti dei residenti, intanto, non si sono fatti attendere. Tra chi conferma di non averli «mai visti a Fontivegge» e chi chiede che fine abbiano fatto «i soldi spesi per quel progetto».

Sono davvero finiti mesi fa, come sostiene Radio Fontivegge?

LOTTA ALLO SPACCIO
Mentre il quartiere si interroga, però, intanto arrivano altre risposte. Come quella degli agenti del Nucleo Decoro urbano di Fontivegge che nei giorni scorsi sono stati impegnati nell’attività di contrasto allo spaccio e al consumo di droga nell'ampia zona della stazione, con controlli indirizzati proprio ai luoghi noti per gli scambi droga-contanti. Il personale, coordinato dal capitano Rosella Giusepponi, ha infatti identificato due soggetti di nazionalità italiana che, notati in un luogo dove solitamente avviene l’acquisto di stupefacenti, hanno destato il sospetto degli agenti. I due ragazzi, fermati, hanno consegnato l'hashish appena acquistato, che è stato sottoposto a sequestro. Ai due è stata contestata la detenzione di sostanza stupefacente per uso personale e si provvederà nei loro confronti alla segnalazione al prefetto per l’irrogazione delle sanzioni previste.
Ma non è stato l'unico sequestro effettuato in questi giorni: sempre gli agenti del Nucleo Decoro della polizia locale hanno sequestrato altro hashish ancora una volta a un ragazzo beccato sempre in zona segnalato come di spaccio. Fermato per un controllo identificativo, il giovane, italiano, ha assunto un atteggiamento nervoso ed è stato riportato alla calma dagli agenti. Ha quindi consegnato spontaneamente la sostanza detenuta, in un quantitativo ritenuto per uso personale. Anche per lui contestazione in base all’art. 75 del Testo unico sugli stupefacenti e segnalazione alla prefettura per le sanzioni amministrative di competenza, con l’invito a seguire un programma terapeutico e socioriabilitativo personalizzato, predisposto dal servizio pubblico per le tossicodipendenze.

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