Perugia, scoperti
undicimila libri fuorilegge

Perugia, scoperti undicimila libri fuorilegge
di Enzo Beretta
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Mercoledì 24 Luglio 2019, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 10:16
PERUGIA - Oltre undicimila libri digitali, pronti per essere stampati e rivenduti agli studenti a prezzi nettamente inferiori rispetto a quelli di copertina, sono stati rinvenuti dalla guardia di finanza di Perugia in tre copisterie del quartiere universitario di Elce. Le fiamme gialle hanno denunciato i titolari degli esercizi commerciali - i quali ora rischiano condanne da sei mesi a tre anni di reclusione - ed elevato una maxi-sanzione complessiva di 2,3 milioni di euro. 

Al centro delle contestazioni c’è la violazione del diritto di autore: in altre parole i volumi scansionati, protetti dal copyright, su richiesta venivano riprodotti e utilizzati dai giovani per preparare gli esami delle varie facoltà dell’ateneo perugino. Da Giurisprudenza a Chimica passando per Farmacia, Ingegneria, Lettere, Medicina, Economia e commercio, Veterinaria e Scienze politiche. C’era davvero l’imbarazzo della scelta: era sufficiente indicare il titolo del libro e in pochi minuti il libro usciva dalla fotocopiatrice stampato e rilegato. L’operazione, utile a contrastare il fenomeno della 'reprografia' illecita - viene riferito negli uffici della Compagnia del capoluogo - ha portato al sequestro di sette dispositivi informatici tra hard-disk e pen drive di varia capienza, al cui interno erano custodite copie digitali di oltre undicimila libri. Scansioni integrali, spesso in formato Pdf, da consegnare a un prezzo di gran lunga inferiore rispetto al costo dei volumi in libreria.

La legge vieta la possibilità di fotocopiare più del 15 per cento dell’opera, figuriamoci l’intero volume. Nelle copisterie controllate a Perugia - è stato scoperto - molti libri venivano fotocopiati integralmente e le copie venivano vendute a buon mercato in cambio di pochi centesimi di euro a pagina. Ai 2,3 milioni di multa - è stato riferito - si è arrivati attraverso un calcolo aritmetico moltiplicando il numero dei volumi rinvenuti per un importo che secondo la legge oscilla da 103 a 1.032 euro. Nel conteggio gli investigatori hanno tenuto conto del prezzo del volume. 
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