Perugia, scandalo concorsi truccati in ospedale: il processo slitta ancora

Perugia, scandalo concorsi truccati in ospedale: il processo slitta ancora
di Enzo Beretta
2 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Novembre 2019, 10:08
PERUGIA - L’astensione dalle udienze dell’Unione Camere penali italiane in programma per la settimana che va dal 2 al 6 dicembre - involontariamente - butta ancora una volta la palla in calcio d’angolo per i tre imputati eccellenti di Concorsopoli. Gianpiero Bocci, Emilio Duca e Maurizio Valorosi, infatti, sarebbero dovuti comparire davanti a giudici diversi proprio in quella settimana: l’ex sottosegretario davanti al primo collegio del tribunale di Perugia per difendersi dalle accuse di rivelazione di segreto d'ufficio mentre gli altri due dinanzi al gup Lidia Brutti. Dopo aver trovato un accordo di massima con la Procura l’ex direttore amministrativo del Santa Maria della Misericordia spera di portare a casa un patteggiamento a due anni (pena sospesa) mentre l’allora dg dell’ospedale Duca, al quale i pm avevano infettato il cellulare con il trojan, chiede di essere ammesso al rito abbreviato condizionato all’escussione di sei testimoni tra cui l’attuale commissario straordinario Antonio Onnis. 

E’ curiosa la coincidenza secondo cui le Camere Penali nazionali abbiano individuato, per la seconda volta, la settimana nella quale sul banco degli imputati ci sono i «big» dell’inchiesta che ha fatto tremare la politica umbra. Era già accaduto, infatti, verso la fine di ottobre. Anche in quella circostanza la protesta aveva come oggetto la riforma della prescrizione. Quella volta sono stati addirittura tre gli appuntamenti rinviati: Bocci il 22, un’udienza in Cassazione in programma per il 23, Duca e Valorosi il 24. Nuovamente programmati a dicembre e, con ogni probabilità, destinati al nuovo anno, considerato che difficilmente le udienze del 4 (Bocci) e del 5 dicembre (Duca e Valorosi) riusciranno ad essere fissate entro la fine del 2019. Nell’annunciare l’«astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale» l’Unione Camere penali invita gli avvocati ad «assumere o sostenere iniziative legislative volte alla cancellazione della legge che abolisce la prescrizione in appello». L’associazione parla di una «riforma sciagurata che renderà il processo penale senza fine e colpirà in modo irrimediabile diritti fondamentali di tutti, prolungando a tempo indeterminato, ben più di quanto già oggi accada, la definizione dei processi penali, con un danno incommensurabile sia per i diritti degli imputati che per quelli delle persone offese». L’appello è rivolto agli avvocati, alle «loro rappresentanze» e a «quanti vorranno essere protagonisti di questa battaglia di civiltà e di verità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA