Perugia e le risse per la droga in centro, i commercianti: «Pronti a difenderci da soli»

Una delle risse in centro
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Domenica 25 Agosto 2019, 21:29
PERUGIA - Pronti a difendersi. «Chiedendo sempre l’intervento e l’aiuto delle forze dell’ordine» ma al tempo stesso decisi a non cedere alla paura. «Siamo pronti a uscire dai locali per difendere le nostre attività nei confronti degli spacciatori, per la tranquillità dei nostri clienti e di tutte le persone perbene che amano il centro».
La dichiarazione d’intenti arriva direttamente da uno dei commercianti della zona calda dell’acropoli, via Ulisse Rocchi. Una zona (e le “confluenti” piazza Ansidei, via delle Cantine, via Baldeschi e fino a piazza Grimana e corso Garibaldi) in cui la situazione spaccio e degrado è stata sempre al limite anche in questi anni di rinascita del centro sotto il profilo della sicurezza, ma in cui nelle ultime settimane la situazione è purtroppo tornata ai livelli di guardia.
Fino alle notti di follia di questa settimana a base di risse tra gang dello spaccio, coltellate, auto sfasciate nella vicinissima piazza Alfani (altro luogo caldo per la movida violenta) e una scia di violenza arrivata fino in via Alessi, con la droga a fare sempre da sfondo.
Che siano questioni tra spacciatori o tra pusher e clienti, il tema forte è quello del ritorno dello spaccio, della paura e del degrado in centro storico. Paure che le forze dell’ordine stanno cercando di contrastare con pattuglioni, arresti ed espulsioni.

BAR NEL MIRINO
I residenti della zona calda raccontano come alcuni bar e locali potrebbero essere punto di incontro di balordi e spacciatori. Proprio per questo motivo sono partite delle segnalazioni a polizia municipale e forze dell’ordine affinché vengano svolti mirati controlli sulla clientela.

L’ULTIMA SFIDA
L’ultima situazione ad alta tensione si registra in corso Garibaldi, e vede coinvolti loro malgrado anche dei turisti. Persone che nella notte tra venerdì e sabato stavano dormendo in alcuni bed&breakfast e che sono state tenute sveglie, assieme ai residenti, tutta la notte da «musica araba ad altissimo volume» arrivata da un appartamento. Le proteste e i tentativi di far abbassare la musica si sono rivelate inutili. «È una delle tante sfide degli spacciatori, che considerano la via territorio loro» racconta un commerciante.
IL SUMMIT
Nei prossimi giorni il comitato che raccoglie residenti e commercianti di via Ulisse Rocchi e zone limitrofe (circa 70 iscritti ma in molti, di ritorno dalle vacanze, hanno già annunciato che si iscriveranno) ha indetto una riunione per fare il punto della situazione. All’orizzonte c’è una petizione in cui con già decine di firme da consegnare a Comune, Prefettura e forze dell’ordine.
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