«Perugia, tempi d'oro»: rimpatriata da tutto il mondo per rivivere la nightlife dei '90

«Perugia, tempi d'oro»: rimpatriata da tutto il mondo per rivivere la nightlife dei '90
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Venerdì 22 Ottobre 2021, 22:47

PERUGIA - «Il 16 ottobre torna Omar a Perugia... Bisogna organizzare qualcosa». Omar Erfan ha 51 anni, vive in Giordania (ad Amman) ed oggi è un affermato operatore turistico. Ma dal 1989 e fino alla metà del primo decennio del nuovo secolo è stato uno dei "re" delle notti perugine. Un personaggio, che a Perugia all'epoca conoscevano un po' tutti: sempre affabile dietro il bancone di un bar o tra i tavoli di un ristorante dell'acropoli, sempre protagonista nei club e nelle discoteche che adesso tanto mancano alla città. Una città che lui considera casa propria e ama visceralmente, tanto da aver creato un gruppo su Facebook, "Perugia tempi d'oro", che vanta ben 8.200 iscritti tra ex studenti dei due atenei cittadini, sparsi un po' in tutto il mondo, e tanti perugini che non hanno mai fatto venire meno il senso dell'accoglienza.

Ed è proprio sui social che parte l'organizzazione di una "rimpatriata" generale per il ritorno di Omar in città dopo parecchi anni. La sede organizzativa è addirittura a San Pietroburgo, in Russia, dove vive un altro personaggio tra i più noti di quei tempi. Ferdinando Florio ha gestito il "Subway" di Porta Sole per più di dieci
anni pressappoco nello stesso periodo e adesso ha pure fondato una radio on line che porta quel nome. In due settimane, complici gli agganci perugini con il fratello Luca, che vive qui, e Simona Spaccini, ecco che il programma per la “reunion” è fatto.

Il tam tam corre veloce, in tanti all'appuntamento davanti alla Fontana Maggiore alle 19 di un sabato speciale ci saranno. C'è chi prenota voli in tutta fretta da vari angoli d'Europa, chi si regala un weekend. Babis, che vive ad Atene, decide di portare le figlie di 15 e 13 anni a conoscere la "sua" Perugia; Dimitra, anche lei greca, si da appuntamento all'aeroporto di Fiumicino con l'olandese Stefanie, che frequentava la Stranieri ed è partita dall'hinterland di Amsterdam; Ava e Maria arrivano da Norimberga, Germania verace. Federico, per gli amici “il Sindaco”, ritorna dalla Svizzera e si fa accompagnare dall’ immancabile amico Stefano (entrambi di Pretola).

Poi ci sono gli altri italiani: tra i tanti, Rosy di Tropea ha preso il volo da Lamezia Terme; Gianluigi, che da anni porta avanti la sua attività proprio in Umbria, torna apposta dalla Puglia, così come Giuseppe dalla Calabria dopo aver fatto della sua passione dietro ai banconi notturni umbri un’arte; Boris è di Nicastro, ma arriva da Roma, così come Valentina e Katia anch'esse calabresi. Poi ci sono Francesco e Marco che all'alba si son messi in viaggio direttamente da Potenza, Tiziano è corso fin qua dalla Liguria appena terminato il lavoro, Marco è partito da Torino e in modo diametralmente opposto Savino da Lecce.

Molti sono amici di vecchia data, alcuni si sono conosciuti su Facebook, tutti hanno Perugia nel cuore.

All'ora stabilita, non manca nessuno e tutti dopo aver fatto festa ad Omar, accompagnato dal greco Dimitri che vive a Firenze ma a Perugia è un’istituzione, riconoscono subito anche la tramontana impietosa, "affrontata" centinaia di volte. Basta però far saltare il primo tappo in piazza Danti e il calore è quello di sempre. Arrivano i perugini doc o quelli che vivono qui da tanti anni, come l’iraniana Ayten o il ballerino haitiano Bob, ma i saluti vengono interrotti dall'emozione quando Stefano Giaffreda, trapiantato da una vita e pure ex consigliere comunale ma soprattutto una storia tra locali e attività di pr, telefona e fa sapere di aspettare tutti a quel tempio che era l'oggi dismesso Domus Delirii (nella viuzza davanti al Teatro Morlacchi), possedendone le chiavi. Comincia il "pellegrinaggio", fin quando le torce dei telefonini illuminano le volte intatte, la pista, il bar. Foto e video col groppo in gola, qualcuno mette da Youtube un brano dell'epoca, chiude gli occhi e si mette a ballare; altri ricordano i primi amori nati su quei divanetti negli anni '80 quando il locale si chiamava Fac Simile.

Si è fatto tardi però, c'è da raggiungere l'Umbrò di via Oberdan per la cena, che sarà il clou della serata. Alla fine saranno oltre 60 i commensali davanti al muro etrusco che fa parte dell'arredo della sala. La musica targata dj Fred e dj Phil (al secolo Fernando Zerbini e Filippo Cerella) incalza, la scaletta è rigorosamente anni '80, massimo '90. Come ai vecchi tempi, si brinda e si mangia (la cucina è firmata dal libico Salah Abdalla, un altro del gruppo); ci sono rose per le ragazze e targhe ricordo; di tanto in tanto fanno capolino altri personaggi della vita notturna perugina: su tutti Valerio Gallo, Gianluca Morleni, Esteban Garcia che aveva "La Tana dell'Orso"in via Ulisse Rocchi; gli “special guest” sono i notissimi Mary Ferretti e Massimo Palomba che gestivano vari locali della notte.

E col cuore in mano si fanno passare il microfono per ringraziare, da perugini, tutti coloro che, arrivati da fuori nel corso dei vari decenni, hanno contribuito a rendere viva la città e oggi la amano ancora così tanto. Comincia però a farsi tardi, come chiudere in bellezza? Come sempre all'M8 di via della Luna, dove in fondo al vicolo e alle scalette Issam Mughrabi resiste da almeno trent'anni in quel pub piccolo ma immenso per tutti. I ricordi si impennano, le risate abbondano, ci son parecchi capelli bianchi e qualche ruga in più, ma la voglia di divertirsi e stare insieme non è certo invecchiata. Tanto che al mattino dopo, a mezzogiorno, i più incalliti si ritrovano ancora per un saluto e un abbraccio in piazza IV Novembre. Quasi tutti hanno le valigie in mano, Omar in testa; ma tanto loro, quanto chi resta, sanno che questa “reunion” indimenticabile continuerà su Facebook. In attesa della prossima rimpatriata prevista nell'estate 2022.

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