Perugia, per il restauro della stele sfregiata il contributo dei presidi

La stele della legalità presa a martellate a Perugia
di Riccardo Gasperini
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Domenica 29 Novembre 2020, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 20:40

PERUGIA - «Un atto incivile che apre una ferita profonda nella nostra città, che assolutamente non merita». Sette dirigenti scolastici si muovono dopo l’atto vandalico alla stele della legalità a Pian di Massiano, voluta nell’ambito del progetto La città che noi vogliamo-Dall’io al noi, di Green Heart, che ha coinvolto negli anni tanti studenti. Ma oltre a manifestare amarezza, i presidi fanno di più: «Per non vanificare quanto di buono fatto in questo straordinario percorso di cui la stele rappresenta il simbolo, personalmente, siamo disposti a contribuire economicamente al suo restauro, per cui ci metteremo in contatto con il presidente dell’associazione Antonino Chifari, per manifestare fattivamente la nostra vicinanza».

Un gesto importante quello che sono pronti a fare Fabio Gallina, Rita Coccia, Anna Bigozzi, Margherita Ventura, Roberta Bertellini, Federico Ferri e Simona Ferretti, che si sono detti «sbalorditi e fortemente amareggiati nell'aver appreso dell'atto vandalico ai danni della stele, simbolo dell’importante percorso progettuale sulla cultura della legalità che vede impegnati da diversi anni centinaia dei nostri studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, docenti e noi dirigenti». La stele, inaugurata nel marzo 2019, è stata trovata danneggiata una settimana fa. L'atto di vandalismo è stato condannato anche dal sindaco Andrea Romizi.

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