La Regione, i roditori
e il teorema di Walt Disney

La Regione, i roditori e il teorema di Walt Disney
di Italo Carmignani
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Sabato 10 Gennaio 2015, 21:26 - Ultimo aggiornamento: 21:32
PERUGIA - ​Tanto per dare un brivido alla noia del suo bilancio, la Regione ha speso euro 22mila per un volume dal titolo (letterale, maiuscole comprese): “Atlante degli Erinaceomorfi, Soricomorfi e Piccoli Roditori dell’Umbria”.

Con perfida puntualità lo segnala il consigliere regionale Massimo Monni citando i contenuti della determinazione dirigenziale numero 5271 del luglio 2014, e convinto, come almeno trequarti della popolazione italiana, che nove decimi della stessa ignorino felicemente chi siano gli Erinaceomorfi quanto i Soricomorfi. E se i primi sono mammiferi insettivori (vedi il riccio) e gli altri sono comunque insettivori, ma più dannati (come il toporagno), ci si potrebbe divertire a dare una spiegazione sul perché la Regione voglia documentare la loro fondamentale esistenza in un atlante e pagarlo quanto due anni di stipendi di un impiegato. In realtà la questione è serissima. Già impegnata a dare una mano all’allegra combriccola degli scoiattoli rossi, in questo caso con svariati milioni di euro d’origine comunitaria, perchè minacciati dai loro simili grigi, americani, più dotati e meno bisognosi di uno psichiatra come i loro omologhi purpurei alle prese con evidenti complessi d’inferiorità, in realtà la Regione ha un piano. Altrimenti non avrebbe ignorato i Chirotteri (leggi pipistrelli) meno simpatici, un attributo decisivo per spiegare la passione roditoria della Regione. Perché l’investimento non mira a favorire qualche tipografia, ma imita l’esempio del compianto Disney che fece miliardi di dollari spalmando topi sulla carta dotandoli di parola e di guanti. Il prossimo atlante infatti sarà dedicato alle gesta dell’anas platyrhynchos linnaeus, della famiglia degli Anatidae. Per noi normali, il papero.