Perugia, a Ponte San Giovanni
è scontro sul nome di un parco

Il parco di via della Scuola, finito al centro di un acceso confronto fra le associazioni del maxi quartiere perugino
di Riccardo Gasperini
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Venerdì 14 Settembre 2018, 18:35
PERUGIA - Da un lato c’è la Pro Ponte, da cui è partita una proposta di intitolazione per una delle aree verdi di Ponte San Giovanni. Intitolazione che, per l’associazione presieduta da Antonello Palmerini «arricchirebbe il patrimonio di Ponte San Giovanni, lo scorso anno diventato Città etrusca dei Velimna». Dall’altro si piazza la Consulta dei Rioni e delle Associazioni del maxi quartiere perugino, che per voce del presidente Gianfranco Mincigrucci parla di «cosa risibile». Nasce così lo scontro sul nome, Parco degli Etruschi, dell’area verde di via della Scuola. Per la Consulta la scelta del nome del parco «per la posizione centrale che occupa nella cittadina» deve scaturire da «un incontro aperto a tutti e promosso dall’amministrazione comunale». In un comunicato il presidente Mincigrucci, che propone di chiamarlo «Parco Centrale, del Sole o Nuovo», sottolinea che «nel territorio di Ponte San Giovanni ci sono già diversi contesti che si avvalgono degli Etruschi: via Etrusca, che collega la zona Molinella a Pieve di Campo, la scuola Media che si avvale del capostipite dei Volumni, Arunte Volumnio, la rotatoria del palazzone usata impropriamente quale “manifesto pubblicitario” a mortificazione di una indicazione della Consulta che indicava venisse titolata ad Alfonso Scandellari, insigne cittadino di cui la commissione toponomastica conosce bene il curriculum. Di Etruschi a colazione, a pranzo, e a cena siamo sazi. C'è bisogno di più brio, di novità». La proposta di intitolare il parco agli Etruschi era stata avanzata in occasione dell’evento finale di Velimna, che si è tenuto anche in quell’area verde, dal presidente della Pro Ponte (che organizza l’evento) Palmerini alla presenza dell’assessore Dramane Waguè. Proposta passata per una riunione del consiglio della Pro Ponte in cui si è parlato anche di commissionare o di realizzare in proprio copie in pietra o in altri materiali da piazzare stabilmente nel parco a testimoniare la nuova e suggestiva identità.
La palla, manco a dirlo passa al Comune, dove si sviluppa l’iter per l’intitolazione di vie ed aree verdi, e che sarà dunque chiamato ad esprimersi sullo scontro per il nome del parco, su cui il quartiere sembra spaccato a metà.
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