Perugia, mamma denuncia: «Troppa folla, le mie figlie hanno rischiato la vita in discoteca»

Una discoteca in una foto d'archivio
di Michele Milletti
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Lunedì 3 Ottobre 2022, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 08:37

«Mi piacerebbe che queste parole vengano recepite nel modo migliore da chi organizza serate: evitiamo che una notte in discoteca si trasformi in una tragedia». Comincia così il racconto di una mamma perugina, rimasta «allibita» ieri mattina al racconto fatto dalle sue figlie del sabato sera in una discoteca cittadina.
Secondo quanto raccontato alla madre, infatti, «hanno passato una serata da incubo in un locale stracolmo, in cui anche solo muoversi per raggiungere il tavolo che avevano prenotato è stato praticamente impossibile». Colpa, a detta della donna dopo la situazione descritta dalle figlie, «di una presenza di persone che in quel locale era evidentemente molto al di sopra della capienza consentita. Una delle mie figlie mi ha raccontato che, mentre era in pista letteralmente schiacciata dalla folla, ha visto una ragazza sentirsi male proprio davanti ai suoi occhi con la security immediatamente intervenuta ma con grandi difficoltà per riuscire anche solo a prenderla e portarla via per soccorrerla vista la gran quantità di persone che aveva intorno».
Insomma, secondo quanto raccontato dalle due ragazze e anche dal gruppo di amici che erano con loro, nel locale sarebbero entrate nella notte tra sabato e domenica molte persone in più rispetto a quanto consentito dalla capienza. Al punto che, continua ancora la donna, «qualcuno ha chiamato le forze dell’ordine per segnalare come fosse impossibile poter passare una serata in sicurezza». A quel punto si sarebbe creata una successiva situazione di tensione, dal momento che diverse decine di persone all’interno del locale sarebbero state fatte uscire nel piazzale esterno proprio per cercare di alleggerire la pressione all’interno. «Ma si può dire - continua la mamma ancora sconvolta per il racconto delle figlie - “ora non esce e non entra più nessuno?”. Cioè c’è bisogno di costringerle le persone? Non sarebbe più semplice evitare prima di far entrare troppa gente? Un’amica delle mie figlie ha addirittura rinunciato a prendere il giacchetto lasciato al guardaroba preferendo scappare subito a casa appena gliene hanno dato la possibilità».
«Ma possibile - conclude la donna - che si debba sempre piangere per le tragedie e mai fare in modo di evitarle? Bastava che qualche idiota spruzzasse dello spray al peperoncino, come spesso accade, per far rischiare la vita a tante persone.

Ma si può?».

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