Perugia, lite e coltellate: sangue in strada

Sulle coltellate indaga la polizia
2 Minuti di Lettura
Domenica 3 Febbraio 2019, 17:22
PERUGIA - Tracce di sangue lungo un tragitto di qualche decina di metri. Da un bar di via Cortonese fino alla parte di alta di via Settevalli. Sono la testimonianza di una violenta lite fra stranieri, da quanto si apprende magrebini, avvenuta nella zona intorno alla stazione e probabilmente per motivi legati alla droga.
Siamo nella serata di giovedì, e nel bar lungo via Cortonese si scatena improvvisamente il panico: un uomo mostra evidenti i segni di colpi d’arma da taglio, evidentemente a seguito di un’aggressione avvenuta nei pressi dello stesso bar. I proprietari chiamano immediatamente la polizia, ma all’arrivo della volante l’uomo è già scappato.
Non è ancora chiaro quante persone siano rimaste coinvolte nella zuffa, sta di fatto che uno di loro viene colpito e ferito. Probabilmente una coltellata ma, come purtroppo è spesso capitato nella zona di Fontivegge, potrebbe essere stata usata anche una bottiglia di vetro spaccata. Il ferito, secondo una prima ricostruzione, scappa per mettersi in salvo. E’ ferito e infatti c’è chi racconta (tra questi anche Lorenzo Brunetti, guardia giurata e residente nella zona di Fontivegge) di aver notato chiazze di sangue la cui scia si perde nella zona all’incrocio tra via del Macello e via Settevalli: segno che l’uomo in quel punto deve aver trovato il modo di farsi soccorrere, rifugiandosi in qualche appartamento della zona o trovando qualcuno che si è preso cura di lui.
In questura stanno lavorando per ricostruire il fatto e risalire alle persone coinvolte. Da quanto si apprende, dalle descrizioni fatte dagli avventori del bar, i poliziotti avrebbero già un’idea molto chiara della persona ferita che poi si è volatilizzata e che non è andata in pronto soccorso per farsi curare. Insomma, l’uomo sarebbe già conosciuto alle forze dell’ordine. Motivo che rafforza ancora più l’ipotesi che l’aggressione sia stata dovuta a motivi legati allo spaccio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA