Perugia, interventi chirurgici e cure non pagate per i bimbi malati: l'ospedale fa causa ai petrolieri venezuelani

Perugia, interventi chirurgici e cure non pagate per i bimbi malati: l'ospedale fa causa ai petrolieri venezuelani
di Luca Benedetti
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Sabato 21 Gennaio 2023, 09:00

L’Azienda ospedaliera fa causa per la solidarietà mancata. Un buco da oltre due milioni di euro nelle case dell’ospedale che ha portato il dg Giuseppe De Filippis a deliberare l’incarico a un avvocato per recuperare quei soldi che il Santa Maria della Misericordia attende da tempo. Cioè da quando è finito il triennio 2018-2021 dell’accordo di cooperazione con Atmo, una Onlus con sede a Pietrasanta (Lucca) che per anni ha portato in Umbria a curare soprattutto bambini venezuelani che avevano bisogno di cure a livello oncologico, ematologico e di trapianto di cellule staminali. Quell’accordo di cooperazione, rinnovato nel 2016, prevedeva che la copertura delle spese fosse garantita dalla Petroleos de Venezuela Sa, la società petrolifera venezuelana. Ma per il periodo 2018-2021 i soldi non sono mai arrivati.
Così giovedì, l’azienda ospedaliera ha deliberato (atto del direttore generale numero 45) l’incarico all’avvocato milanese Giuseppe Lomboni per recuperare 2.255.888,55  dieuro. Il via libera alla causa è nei confronti sia della Onlus che ha sede a Pietrasanta, sia nei confronti dei petrolieri venezuelani. La delibera spiega: «..l’obbligazione scaturisce dalla mancata corresponsione da parte di Atmo a questa Azienda del costo di tutte le prestazioni sanitarie erogate, comprendenti le fasi di pre e post trapianto, in regime ambulatoriale di day hospital o di ricovero sulla base di un Protocollo d’intesa sulla cooperazione sanitaria internazionale nel campo dell’oncologia, ematologia e trapianto di cellule staminali emopoietiche a favore di pazienti provenienti dal Venezuela sottoscritto in data 02.08.2016 tra Pdvsa, Atamo e questa Azienda. In forza del predetto protocollo di durata biennale, la Pdvsa, a mezzo Atmo, in caso di presa in carico del paziente, si impegnava a pagare il costo di tutte le prestazioni sanitarie erogate e rientranti nell’ambito del suddetto protocollo...». Tutto chiaro, al di là dell’ovvio burocratese di una delibera. 
Un passo indietro, facendo riferimento alla data dell’agosto 2016, aiuta a capire la portata di quell’accordo di cooperazione internazionale.

Una vecchia nota dell’Azienda ospedaliera di fine luglio 2016 ricorda come l’accordo fu firmato dall’allora dg Emilio Duca e dalla presidente della Onlus con sede in Toscana Mercedes Elena Alvarez che spiegò come, per quell’operazione di solidarietà, l’Atmo poteva contare «sul generoso sostegno dell’associazione dei produttori di petrolio e abbiamo ricevuto il mandato per rinnovare l’accordo con il centro di Perugia...». Accordo che riportava a una collaborazione nata dieci anni prima con il Santa Maria della Misericordia che aveva trattato 33 pazienti arrivati dal Venezuela e ne avrebbe trattati a breve altri otto. La delibera indica la cifra che percepirà dall’avvocato ingaggiato dall’Azienda: 33.838 euro per la parte stragiudiziale della vertenza e 4.598 euro per la fase giudiziale.

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