PERUGIA - Strade letteralmente a pezzi che mandano in crisi sia i residenti che i tanti frequentatori del parco. Succede nella zona di Monte Tezio, ancora una volta alle prese con problemi connessi allo stato di salute della rete viaria. Rispetto ad altre zone della città però quello delle buche diventa sempre più un lontano ricordo, perché ci sono tratti dove la situazione è ben peggiore, al punto che sono gli stessi residenti a parlare di tratti «totalmente impraticabili». Soprattutto a ridosso dell’accesso al parco, un patrimonio naturalistico che oggi è quasi impossibile raggiungere senza rischi. Di appelli negli anni ne sono stati fatti tanti, anche attraverso queste colonne. Ma le poche risposte arrivate, cioè asfaltature su brevi tratti, non hanno permesso di chiudere in via definitiva la problematica. Problematica che, manco a dirlo, torna a bussare prepotentemente alla porta. Così, a fianco di singole segnalazioni arrivate su più fronti alle istituzioni, scatta anche una petizione con raccolta firme. Monte Tezio prova così a dire stop ad anni di problemi e richieste rimaste senza risposta.
IL QUADRO Sotto la lente è finita l’intera situazione di strada di Compresso e strada del Tegolaro, così come di strada Pantano-Pieve Petroia. In ogni tratto spuntano problemi più o meno grossi, con buche, voragini e avvallamenti che rendono davvero pericolosa la sicurezza di automobilisti e non solo. Rischi ci sono per chi va in moto o motorino, per i ciclisti, per gli escursionisti. In tutta l’area, immersa nel verde, è frequente il via vai di camminatori. La situazione dell’asfalto mette tutti a rischio, considerando che spesso gli automobilisti sono costretti a fare veri e propri zig-zag, oppure spostarsi sulla corsia opposta per schivare quelle trappole profonde anche ben più di dieci centimetri.
SOLUZIONE-TAMPONE Come successo qualche giorno fa nell’area di Monte Malbe dove i residenti hanno acquistato qualche sacco di catrame e coperto le buche, anche alle pendici del Tezio alcuni residenti hanno provato a rimediare alla piaga delle voragini muovendosi in prima persona. Nella parte bassa di strada del Tegolaro le buche più grandi sono state riempite di terra. Impossibile replicare l’iniziativa a monte, a poche decine di metri dal cancello di ingresso al parco dove mancano letteralmente pezzi di strada con abbassamenti di una trentina di centimetri. Un punto impossibile da fare in auto e pericoloso per ciclisti e pedoni.