Perugia, con il nuovo catasto stangata Imu: 700 euro in più

Perugia, con il nuovo catasto stangata Imu: 700 euro in più
di Federico Fabrizi
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Martedì 28 Settembre 2021, 10:38

PERUGIA - Circa 700 euro all’anno in più di Imu per le seconde case e per moltissimi l’addio a gran parte dei benefici collegati alle soglie di Isee. Partendo dalle condizioni attuali del mercato immobiliare, sono questi gli effetti che la riforma del catasto determinerebbe nella città di Perugia. Il servizio “lavoro coesione e territorio” della Uil ha simulato le conseguenze che avrebbe, nelle città capoluogo di regione, la revisione delle rendite catastali di cui si discute in questi giorni.
Il nuovo catasto rivaluterebbe la superficie in metri quadrati superando il criterio dei cosiddetti “vani”. La riforma andrebbe ad incidere sul valore delle case, quindi in modo diretto farebbe salire il peso dell’imposta sulla casa - l’ Imu - e in maniera indiretta porterebbe in alto i valori Isee. Dalla simulazione Uil emerge un consistente aumento delle rendite catastali che in media passerebbero, a livello nazionale, a 523 euro. Il dato, riportato sull’imposta per le seconde case produrrebbe un balzo dagli attuali 896 euro annui di media a 2.046. Quanto agli Isee si passerebbe da 23.576 euro a 98.733 in media.
E in Umbria? Secondo i dati dell’osservatorio del mercato immobiliare, un appartamento tipo a Perugia in zona semi-centrale vale tra i 1.150 e i 1.600 euro al metro quadrato, per le abitazioni più economiche la forbice scende tra 900 e 1.300 euro per metro quadrato, con un valore di riferimento nell’ordine di 1.238 euro.
La media di valore catastale che si raggiungerebbe in base alle ipotesi di riforma salirebbe a 476 euro, con un nuovo valore catastale ai fini Imu di 149.798 euro, cioè un incremento percentuale dell’87 per cento. Tradotto in soldoni, una seconda casa che oggi paga 848 euro annui di Imu costerebbe al proprietario 1.588 euro d’imposta. Circa il doppio. La bellezza di 740 euro in più.
Ancora più marcato, però, sarebbe l’impatto sul valore dell’abitazione ai fini Isee: un incremento vertiginoso del 254 per cento. In media aagli attuali 18.312 euro ai 64.865.
«L’incremento atteso dalla riforma del catasto sulla base delle ipotesi in fase di studio comporterebbe un aumento inaccettabile della pressione fiscale sugli immobili ed il rischio di perdita di agevolazioni fiscali connesse allo strumento dell’Isee», spiega chiaro e tondo Luciano Marini, del Caf Uil dell’Umbria».
«La riforma – aggiunge Gino Venturi, segretario regionale Uil – è attesa da più di trent’anni ed è certamente necessaria la revisione dei valori catastali vecchi, iniqui e che non corrispondono al reale valore degli immobili, però si dovranno evitare stangate ed inasprimenti fiscali, soprattutto nei confronti dei più deboli».

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