«Aiuto, mi hanno scippato l'IPad dal tavolo»
Incubo furti in centro all'ora dell'aperitivo

«Aiuto, mi hanno scippato l'IPad dal tavolo» Incubo furti in centro all'ora dell'aperitivo
di Michele Milletti
3 Minuti di Lettura
Sabato 24 Agosto 2013, 21:51 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 18:10
PERUGIA - L’ultimo assalto di qualche ora fa. Un gruppo di turiste, madrelingua inglese, si accomoda ai tavolini all’aperto di uno dei locali del centro storico.

Fa caldo, non tantissimo, è un piacere starsene all’aperto e godere dell’acropoli d’estate.

Pochi istanti e arriva un ragazzo, dagli inconfondibili tratti arabi. Inizialmente sembra voler chiedere l’elemosina, ma non si capisce bene cosa voglia. Perché un po’ parla e un po’ sembra che pianga o si disperi, di sicuro riesce a catturare l’attenzione delle turiste. Che come ormai la maggior parte delle persone quando si siedono a tavola al ristorante, hanno appoggiato in bella vista il cellulare smartphone e altri strumenti ad alta tecnologia come Ipad o macchine fotografiche.

Intanto, quel ragazzo continua ad attirare l’attenzione in quel suo essere a metà fra una richiesta di elemosina e un lamentarsi. Più tardi, le turiste scopriranno che si trattava del tentativo evidentemente ben riuscito di distogliere l’attenzione proprio dai loro gioielli hi-tech. Pochi secondi, il tempo necessario per avvicinarsi parecchio al tavolo e far sparire un cellulare di ultimissima generazione. Quel ragazzo si allontana, le turiste tornano a guardare il menù prima che una di loro si accorga che il telefonino non c’è più. Turisti seguiti e derubati: ecco l’ultima frontiera dal mondo criminale.



Una sfida subito importante, dunque, anche per il nuovo presidio di polizia in via Bartolo. Dove segnalazioni e denunce del nuovo fenomeno se ne trovano in almeno tre-quattro al giorno, assieme a quelle di oggetti smarriti vari e richieste di aiuto e informazioni varie.

Una situazione immediatamente chiara agli agenti del posto fisso, coordinati da personale della questura e della volante e in contatto con gli specialisti in criminalità diffusa della seconda sezione della squadra mobile (cui molto probabilmente e più di tutti spetterà il compito di andare a stanare questi disperati della droga a caccia di bottino hi-tec), perché nelle varie segnalazioni e denunce sporte dai turisti colpiti ci sono elementi comuni. In particolare, c’è raccontato quello che pare un vero e proprio modo d’operare: seguire cioè il gruppo turistico per corso Vannucci e le piazze dell’acropoli, valutare quanto possa essere “appetibile” e poi, sfruttando il fatto di essere in pieno centro, di giorno o al massimo di prima serata e ai tavolini esterni di un locale, sfruttare il fattore sorpresa per avvicinarsi, distrarre le potenziali vittime e alleggerirle di uno o più strumenti elettronici.



La risposta. Un fenomeno, viene spiegato dall’ufficio di gabinetto del questore, sicuramente attenzionato ma anche «compreso nella sua dimensione reale» proprio per la presenza del presidio di polizia. Anzitutto perché, specie per chi è di fuori, l’atto di denuncia di un furto o di uno scippo può diventare decisamente più snello e immediato rispetto allo “scendere” dal centro storico per andare in questura o in caserma dai carabinieri. E poi perché la presenza di agenti, almeno fino all’una di notte, può determinare «provvedimenti e misure immediate» nei confronti di quanto successo proprio per la vicinanza spazio-temporale rispetto all’evento e al luogo in cui si è consumato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA