Si tratta dell’epilogo di una complessa e articolata indagine svolta dal Gruppo Operativo Antidroga (GOA) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Perugia e diretta dalla Procura, grazie alla quale sono stati individuati i componenti di un gruppo criminale che si riforniva della droga, anche per ingenti quantitativi, da connazionali in varie regioni d’Italia, tra cui Veneto, Emilia Romagna e Campania.
Le attività investigative, supportate da numerose intercettazioni telefoniche e dai tipici servizi di osservazione, controllo e pedinamento, hanno trovato ulteriore conferma anche da riscontri diretti, con il sequestro delle dosi di stupefacenti cedute ai clienti e con l’arresto dei singoli corrieri. Complessivamente, le indagini hanno portato alla denuncia di 11 persone, la maggior parte delle quali domiciliate a Perugia (tra cui due destinatari di provvedimento di espulsione dal territorio nazionale) e al recupero di circa un chilogrammo tra cocaina ed eroina, destinato allo spaccio, con ulteriori arresti, in flagranza di reato, di 4 corrieri ovulatori che avevano raggiunto il capoluogo umbro utilizzando linee pubbliche (treni e autobus).
La base operativa del gruppo era collocata nelle zone limitrofe alla Piazza del Bacio e alla stazione centrale di Perugia-Fontivegge, dove uno dei corrieri arrestati era stato coinvolto nell’omicidio di un connazionale tunisino, ucciso a coltellate la notte del 23 settembre 2018. «L’operazione testimonia, ancora una volta, l’impegno operativo del Corpo nello specifico settore per contrastare un fenomeno connotato da forte disvalore e pericolosità sociale, con particolare riferimento ai giovani, generalmente più esposti al rischio di assunzione di sostanze stupefacenti».
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