Perugia, duecento in assemblea contro il progetto del Nodino

L'assemblea di Ponte San Giovanni
di Riccardo Gasperini
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Martedì 14 Marzo 2023, 07:37

PERUGIA - Mentre una petizione pubblica continua a raccogliere adesioni, con oltre 13mila firme raccolte nella piattaforma on-line Change.org, sul futuro del progetto del Nodino l’associazionismo ed i cittadini contrari alla realizzazione dell’opera a causa dell’impatto sul territorio, si muovono anche a colpi di assemblee. Partecipatissima è stata quella di venerdì sera a Ponte San Giovanni, dove i vertici del Coordinamento Sciogliamo il Nodo, che raccoglie numerose realtà associative della città, hanno fatto il punto sul progetto definitivo da poco acquisito. Una prima analisi per mettere in fila i numeri dell’opera, quanto prevedono le tavole di progetto e stimare l’impatto sulla fascia che va da Collestrada e Madonna del Piano, le due zone collegate dalla “bretella” di 7 chilometri. Un’occasione, sottolineano i promotori dell’assemblea «di farsi un’idea tecnica, pratica e reale del progetto, indipendentemente perciò dalla posizione assunta da ognuno fino ad ora a riguardo». L’assemblea si è aperta con i saluti e interventi di Simonetta Cianetti e Pietro Floris, seguiti da quelli più tecnici che hanno permesso di mettere in fila numeri e dettagli del Nodino, con particolare attenzione all’attraversamento della collina di Collestrada e della valle del Tevere. «Sette chilometri costeranno 492milioni di euro e ci accompagnerà per 10 anni e più tra cantieri e disagi.

Non risolverà l’inquinamento e il traffico dentro Ponte San Giovanni. Verranno espropriati circa 500mila metri quadrati, come 72 campi di calcio. Il cantiere sarà circa di circa 420mila metri quadrati». Questi alcuni dei numeri emersi in assemblea relativamente all’impatto dell’opera. Tanti i temi toccati durante le relazioni, come quelli inerenti gallerie, viadotti, svincoli, passaggi nelle aree naturali e relazioni con le norme di tutela del paesaggio e delle zone protette. Non è stata certo secondaria l’analisi delle aree di cantiere, con una mappatura di massima della viabilità dei mezzi pesanti «che riguarderà le vie principali dei paesi di Collestrada, Sant’Egidio, Miralduolo, ma anche Ponte San Giovanni, con il coinvolgimento di via Pontevecchio e di via Manzoni», così come attenzione è stata posta sui tempi di realizzazione e «la presentazione di progetti alternativi, realmente efficaci e a favore di una mobilità alternativa e sostenibile».

All’assemblea hanno partecipato, come reso noto dal Comitato, anche i consiglieri comunali Befani, Casaioli, Cesaro, Ranfa, Renda, Tizi, poi l’assessore Scoccia e l'onorevole Pavanelli.

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