Perugia, dorme nell'auto di servizio
Multato dipendente comunale

L'ingresso degli uffici comunali di palazzo dei Priori
di Luca Benedetti
2 Minuti di Lettura
Sabato 13 Gennaio 2018, 15:53 - Ultimo aggiornamento: 19:20
PERUGIA - Due ore di paga andate in fumo. Per quello che l’accusa racconta come un atteggiamento non adeguato di un dipendente comunale in servizio. Le due ore sparite sono quelle pari alla multa che l’ufficio procedimenti disciplinari del Comune di Perugia ha comminato al dipendente di palazzo dei Priori finito agli onori della cronache per la dormita nell’auto di servizio. Lo scorso ottobre, dopo le foto finite sui tavoli di palazzo dei Priori, sulle pagine del Messaggero e dopo aver fatto il giro dei social, è stata aperta un’indagine interna. E poi, una volta individuato il dipendente sospettato della pennichella a bordo della Panda di servizio, è stato avviato il provvedimento disciplinare. Che, come ovvio, non poteva andare nella direzione che sembra cristallina guardando le foto. Perché il dipendente si è difeso è ha detto più o meno così: «Non dormivo in servizio». Ok, la difesa è giusta, ma non basta. Perché i tre membri dell’Ufficio procedimenti disciplinari (i dirigenti Rosi Bonci, Panichi e Cesarini), hanno trovato sia nell’immagine divulgata che nella difesa del dipendente, elementi per arrivare a una sanzione disciplinare. Pur minima nell’entità economica visto che ha perso dallo stipendio due ore di retribuzione.
La vicenda non è solo una foto, naturalmente. Ma è l’intervento per cui il dipendente comunale era stato chiamato in una scuola nella zona di Prepo. E il nodo dell’affaire è tutto legato al fatto che la scuola aveva il cancello chiuso. E il dipendente comunale avrebbe fatto la sosta che per qualcuno era una siesta (dieci minuti in tutto), proprio per attendete l’apertura del cancello dell’edificio scolastico dove doveva eseguire alcuni lavori di manutenzione. E quella sosta sarebbe finita nel mirino indiscreto del fotografo che ha immortalato il dipendente che sembrava stesse dormendo sul posto di guida dell’auto di servizio. Dall’ufficio procedimenti disciplinari è stata in parte accolta la giustificazione del dipendente (cioè quella sulle siesta), ma è stato sottolineato, comunque, un atteggiamento definito del tutto rilassato. Atteggiamento che non può certo comprovare la dormita, ma che comunque non può essere considerato un comportamento adeguato alle prerogative di servizio. Con potenziale danno all’immagine dell’Ente perché, comunque, poco decoroso. Ecco perché la sanzione disciplinare inflitta è pari a una multa di due per di retribuzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA