Bimba morta a 5 anni nel frontale, perché è indagata la mamma

Bimba morta a 5 anni nel frontale, perché è indagata la mamma
di Egle Priolo
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 08:52

PERUGIA - È indagata per omicidio stradale Giovanna Di Grazia, la mamma di Priscilla Brugnami, la bambina di 5 anni morta lunedì pomeriggio nel frontale tra due auto lungo la provinciale tra Migiana e Capocavallo. Insieme a lei è indagato anche il conducente dell'altra auto, il ventenne che con un'amica è finito in ospedale con ferite non gravi, ma chiaramente sotto choc. È invece ancora in prognosi riservata, ricoverata in Terapia intensiva per un trauma toracico proprio la mamma della piccola.

Il fascicolo aperto nei confronti di entrambi dal sostituto procuratore Tullio Cicoria è un atto dovuto anche per consentire alla donna e al ragazzo di nominare consulenti di parte in vista dell'autopsia sul corpo della piccola prevista per oggi pomeriggio in ospedale. E al dolore straziante di una mamma adesso si unisce anche la battaglia legale. Per la quale, insieme al marito, ai parenti più vicini e alla diciassettenne rimasta ferita nell'altra auto, è considerata anche parte offesa.
La dinamica del drammatico incidente, che ha visto l'auto in cui viaggiava Priscilla scontrarsi con quella proveniente in senso opposto su quella strada in mezzo ai campi poco lontano da casa, è ancora al vaglio degli inquirenti. Importanti anche le testimonianze di chi è intervenuto subito dopo il frontale e ha trovato i tre adulti fuori dall'auto e Priscilla immobile sul sedile. C'è chi la porta fuori, arriva il 118 e quell'ultimo disperato tentativo di riportarla in vita. Ma per la piccola, un angelo biondo sempre sorridente, la principessina di mamma e papà, non c'è stato niente da fare. È rimasto solo lo strazio di amici e parenti accorsi a piangere sul luogo del dramma.

IL LUTTO
Una tragedia che ha scosso un'intera comunità, per il dolore di una famiglia molto conosciuta e amata. E il Comune di Corciano ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali di Priscilla, con le bandiere a mezz'asta: «Un gesto simbolico – ha detto sindaco Cristian Betti - che vuole testimoniare il dolore della città».
Ma anche Perugia ricorda la bambina sfortunata, con l'assessore Luca che, a nome suo personale e dell’amministrazione comunale, «si stringe al dolore della famiglia Brugnami e di tutta la comunità di Capocavallo e Corciano». «Sono personalmente vicino al papà della piccola, Gianluca, che conosco da più di trent’anni, al fratello Ettore - sono le parole dell'assessore Merli - e alla mamma, Giovanna, che versa in gravi condizioni all’ospedale di Perugia, di cui seguo da vicino la situazione. Il dolore in casi come questo è inimmaginabile e merita tutto il rispetto e la vicinanza possibile».
E ieri, nel corso della cerimonia sul Giro d'Italia in programma nella sala dei Notari, l'assessore allo sport Clara Pastorelli ha chiesto di osservare un minuto di silenzio in ricordo di Priscilla, nipote di Carlo Brugnami, noto ciclista perugino scomparso nel 2018.

I CINGHIALI
Sulla possibile dinamica, con l'ipotesi che una delle due auto abbia invaso la corsia opposta per l'improvviso attraversamento di un cinghiale, interviene anche il presidente della Cia, che chiede di «aprire la caccia tutti i giorni», per limitare il numero dei cinghiali in giro e limitare il rischio di incidenti simili, per cui in Umbria ha perso la vita un uomo solo lo scorso settembre. «Secondo i dati diffusi dalla Provincia di Perugia in merito al progetto ‘Life Strade’ per la gestione e la riduzione delle collisioni tra veicoli – conclude il presidente degli agricoltori Bartolini -, soltanto nel 2019 nel solo territorio di Perugia si sono registrati 102 incidenti stradali con animali selvatici, di cui 50 causati proprio dai cinghiali».

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