Perugia, il Comune apre la sfida del 5G «La città chiede innovazione»

Perugia, il Comune apre la sfida del 5G «La città chiede innovazione»
di Cristiana Mapelli
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Giovedì 5 Novembre 2020, 12:30

PERUGIA - Studenti, lavoratori da casa: per tutti, da marzo, è diventato indispensabile navigare potendo contare su una rete affidabile e a costi contenuti. Ma la scommessa, ora, è quella del 5G. «Il cambiamento riguarderà l’approccio alle possibilità di massimizzare le potenzialità del 5G». Ad immaginare una smart city con vantaggi anche in chiave di sviluppo economico, Gabriele Giottoli, assessore al digitale. 

SMART WORKING
La pandemia ha insegnato che internet fa girare il mondo. A partire dal lavoro in modalità smart, anche nella Pa. «Dal punto di vista delle infrastrutture, il Comune ha retto mediamente bene, perché la città era cablata. In futuro avremo necessità di diverse tecnologie per usufruire di nuove potenzialità».
Che cos’è davvero il 5G? Si propaga attraverso onde millimetriche che viaggiano su frequenze ancora poco utilizzate. Onde che non oltrepassano i muri di un palazzo e che possono essere assorbite da piante e dalla pioggia. Ecco perché per non perdere il segnale servono più antenne e ad una distanza più ravvicinata. Il segnale, quindi, sarà irradiato precisamente all’utente evitando, così, interferenze e dispersione di campo. Altro tema è, invece, quello legato all’internet delle cose dove servono maggiore sicurezza e più controlli. «Ma non distinguere le cose è da medioevo».

INNOVAZIONE 
E proprio in virtù di questo scenario, il 5G occuperà un ruolo sempre più centrale nello sviluppo del lavoro agile e non solo.   Come a dire che l’evoluzione tecnologica non si può fermare e Perugia, anche in chiave di sviluppo economico, ha bisogno di essere una città all’avanguardia. 
«Come amministrazione  abbiamo l’obbligo di permettere che questa città offra tutte le potenzialità a chi fa impresa e non solo. Cittadini compresi che, grazie a nuove tecnologie, potranno usufruire delle migliori condizioni per vivere».
Performance migliori anche per l’assenza dei tempi di latenza (cioè di tempi di risposta al comando dato all’oggetto connesso). «Pensiamo ai vantaggi per la chirurgia da remoto grazie ai robot ovvero alla possibilità di operare pazienti ricoverati in qualsiasi ospedale dotato di connettività 5G». Nuove sfide nel presente che faranno la differenza nel futuro prossimo.
E Perugia si sta già muovendo. Innanzitutto con la rilevazione del piano antenne che da garanzia dal punto di vista di gestione e collocazione all’interno delle città di queste strutture. 
Senza contare che il 5G potrebbe portare anche nuove entrate per palazzo dei Priori. «Il Comune potrebbe mettere a bando le sue infrastrutture già esistenti anche all’interno della città, come ad esempio l’illuminazione pubblica con antenne 5G, facendone pagare l’affitto alle compagnie». 

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