Perugia, la first lady: «Vi racconto
Andrea, il mio vincitore cocciuto»

Perugia, la first lady: «Vi racconto Andrea, il mio vincitore cocciuto»
di Egle Priolo
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Martedì 10 Giugno 2014, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 14:22
PERUGIA - Angela Guerrieri. Di nome e di fatto. Una presenza costante ma non invadente e soprattutto una spalla per buttare gi insieme il portone di un Comune da aprire per vedere cosa c' dentro.

Ventisei anni, da sei accanto al neosindaco Andrea Romizi, un dottorato di ricerca in diritto amministrativo, Angela è la grande donna che non sta dietro il grande uomo dell'impresa storica, ma al suo fianco. «La campagna elettorale iniziata all'improvviso - racconta -, quasi tutto fatto in casa: l'amico pronto a inventare il sito, l'amica a preparare e magliette... Francesca, Massimo... E io con lui nei GiRomizi. Mamma quanto ci guardavano male all'inizio...».



È stata dura, ma il gruppo di amici, contro molte aspettative, ha portato a casa (a Porta Sole, centro che più centro non si può) il risultato storico. Perchè i primi sguardi in cagnesco nei feudi di Boccali, si sono trasformati in richieste di aiuto. «Hanno chiesto ad Andrea di cambiare - spiega - e si sono fidati di lui. Berlusconi? Andrea non ha mai rinnegato la sua storia, ma gli piace accostarsi all'idea del rinnovamento. È così che ha vinto».



Voce ferma, il noi sempre in bocca non come coppia ma come progetto di un gruppo. Risposte precise con la chiara idea di dove fermarsi, già pronta a essere first lady, ma senza moine: piuttosto scarpe consumate per la campagna elettorale e per spronare il suo fidanzato. Con un obiettivo: riportare i giovani alle urne. «Ha parlato di meritocrazia e di amore per la città e lo hanno premiato per la sua semplicità. Lui è così: tranquillità per pregio e cocciutaggine per difetto».



Testardo, sì, ma premiato dalla determinazione. Fino all'illuminazione. «A forza di girare, abbiamo capito: Andrè, mi sa che ti tocca fare il sindaco». E aprire palazzo dei Priori. Senza molti altri passatempi, levata qualche partita di calcetto e cene assolutamente carnivore. «Gli hobby? Gli piace sciare, girare per città d'arte. I libri? Tanti storici e qualche giallo, come quelli di Malvaldi sui vecchietti detective della provincia toscana».



Cosa chiederebbe per prima cosa al suo sindaco? «Un segnale forte per il centro, da rivitalizzare e rivedere, a partire dai parcheggi». E guerriera così magari lo convincerà presto.
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