Perugia, c'è il Cittadella. Nel giorno di Curi e della riapertura delle Nord conta solo vincere

La messa in memoria di Renato Curi morto 45 anni fa durante Perugia-Juventus del 30 ottobre 1977
di Corrado Losito
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Domenica 30 Ottobre 2022, 10:00

Che non esistano partite facili è ormai un dato assodato. Che la gara di questo pomeriggio al Curi (ore 16.15) contro il Cittadella rappresenti un match di vitale importanza per il prosieguo del campionato del Perugia lo è ancora di più. Tre sono le ragioni che rendono cruciale lo snodo di oggi. La prima sembra fin troppo ovvia e consiste nel dare seguito al successo ottenuto in trasferta a Reggio Calabria. In quella partita i grifoni hanno mostrato quello che finora era latitato: carattere, determinazione e spirito di squadra. Il risultato, al di là delle sterili recriminazioni dei padroni di casa, non fa una grinza. Si dirà che la Reggina ha avuto molte più occasioni del Grifo ed è vero ma è altrettanto vero che il Perugia ha centrato la porta in sette occasioni mettendo a segno tre reti. Dando una scorsa alle statistiche, nelle tre partite in cui in panchina c’era Silvio Baldini, i biancorossi hanno inquadrato lo specchio della porta solo sei volte in tutto con una virgola piuttosto desolante nel match disputato in trasferta a Como. Si diceva delle altre due ragioni che rendono speciale il match di oggi. La prima è di carattere celebrativo. Quarantacinque anni fa veniva a mancare Renato Curi, a cui è dedicato lo stadio di Pian Di Massiano. Una figura, un uomo mai dimenticato dalla città e dai suoi tifosi. L’altro ieri si è tenuta l’omelia di Don Mauro Angelini. Oggi invece avverrà qualcosa di ancora più notevole. Al minuto 50’ ovvero quando nel 1977 Renato perse i sensi senza più riaversi sotto il nubifragio nel corso della partita contro la Juve, il gioco verrà interrotto per un minuto: iniziativa lodevole e da plaudire.

Il terzo aspetto rilevante di oggi è quello della riapertura della Curva Nord, dopo i lavori di ristrutturazione . Un elemento fondamentale per i tifosi del Perugia e per la squadra che potrà finalmente avere il supporto della parte più calda dei suoi sostenitori, fattore imprescindibile per un gruppo che necessità di fiducia in un momento difficile.

Sul fronte formazione, poche le novità, in ossequio al principio del: squadra che vince non si tocca. Davanti a Gori giocheranno, Sgarbi, Curado e Dell’Orco. In mediana sugli esterni spazio a Casasola e Paz, i tre interni dovrebbero essere Iannoni, Bartolomei e uno tra Luperini e Kouan in sostituzione di Santoro squalificato. In prima linea spazio a Melchiorri e Strizzolo che è favorito su Samuel Di Carmine. Il Cittadella che viene a fare visita al Grifo è avversario da prendere con le molle, in primo luogo per la tradizione positiva che vanta in casa del Perugia, in seconda ragione per una palpabile compattezza di squadra che rende l’undici di Gorini piuttosto rognoso. Serviranno pazienza e abnegazione, due armi fondamentali in una fase come questa senza dimenticare la panchina che in caso di difficoltà potrà dare ulteriore linfa a un Grifo che ha un disperato bisogno di uscire da una situazione estremamente complicata.

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