PERUGIA - «Appare prevalente l’interesse pubblico alla preservazione dalle ludopatie». Con un’ordinanza uscita dalla camera di consiglio martedì scorso, il Tar dell’Umbria chiude una storia durata più di dieci mesi. Quella del centro scommesse che ha aperto i battenti a Porta Pesa lo scorso aprile, a ridosso di alcune scuole (materna Santa Croce, alla Primaria Ciabatti, alla secondaria di primo grado Foscolo), e per cui residenti, associazioni e genitori si erano messi di traverso esprimendo il proprio disappunto.
Di mezzo, oltre alle polemiche, manifestazioni e alla consegna di centinaia di firme al Comune, c’è stata anche la modifica del regolamento comunale (con atto del consiglio comunale lo scorso 20 febbraio) inerente i giochi leciti.
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