«Abbiamo immaginato in questo momento così particolare - chiarisce Nino Marino - a come salvaguardare il lavoro degli artisti, mantenere un livello alto e non perdere il lavoro dei nostri giovani attori. Questa è una Stagione che vede impegnati circa 100 professionisti, di cui il 40% sono umbri. La cosa da sottolineare è che si tratta di un progetto che unisce varie realtà, dato che anche Regione, Comune e Università degli Studi sono fortemente coinvolti. Questo ci ha permesso di guardare avanti con fiducia e ho sentito una grande voglia di partecipare. In questo momento lavorare al servizio degli artisti è una cosa davvero importante». L’occasione si è dimostrata perfetta per presentare anche le nuove produzioni del TSU, che debutteranno alla Biennale in programma la prossima settimana a Venezia: una rivisitazione de La città morta di D’Annunzio, lo studio firmato da Jacopo Gassmann Niente di me, La tragedia è finita, Platonov a firma dell’umbra Liv Ferracchiati. Poi saranno presto in scena anche Raffaello il figlio del vento di e con Matthias Martelli, il progetto Corale 2020 che nasce da un viaggio a piedi da Roma a Preci fatto lo scorso agosto, Per Aspera ad Astra, risultato di un bel progetto realizzato all’interno del carcere di Perugia-Capanne. Infine è stato presentato anche lo spettacolo che Antonio Latella allestirà al teatro Nuovo di Spoleto con Sonia Bergamasco che dichiara: «è una congiunzione magica tornare dopo 25 anni. All’epoca Antonio ed io eravamo insieme sul palco a fare Goldoni diretti da Massimo Castri. Ora torniamo con questo Chi ha paura di Virginia Woolf? con lui come regista».
Altra notizia è l’entrata ufficiale dell’Università degli Studi di Perugia come Socio sostenitore del Teatro Stabile dell’Umbria. «Sono contento che questo giovane - spiega Cucinelli rivolgendosi a Maurizio Oliviero - creda in questi nostri valori». La replica del Rettore è netta: «Dal primo giorno che ho assunto questo ruolo il mio desiderio era che tutta la comunità si appropriasse dell'orgoglio di avere un'eccellenza come la nostra Università. Questo è un momento straordinariamente importante, c’è una grande sinergia tra istituzioni e privati, stiamo lavorando gomito a gomito. Quando è arrivato l’invito ad essere partecipi della costruzione di una nuova visione culturale in Umbria, con una lettera firmata dal presidente del TSU, l’Ateneo ha accettato con grande onore». Presente anche l’assessore comunale alla cultura Leonardo Varasano: «Ci siamo visti di frequente con Nino in questa fase - rivela - e il suo claim "Una stagione da ricordare" esprime il senso di quello che si andrà a fare. Anticipo che, con un’iniziativa dei Lions patrocinata dal Comune, verranno raccolti fondi pagando simbolicamente i biglietti per quei posti che andranno lasciati vuoti; il ricavato servirà per sostenere i lavoratori dello spettacolo». Secondo l’assessore regionale Roberto Morroni «oggi l'Umbria lancia un'ulteriore segnale, ovvero che oltre ad essere bella e sicura è anche viva. La crisi sarà superata, certamente, quindi ora dobbiamo impegnarci al meglio per costruire una visione del futuro. In questi mesi c’è stato un grande gioco di squadra e sono convinto che convergere può dare all'Umbria una nuova prospettiva di rilancio».
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