Perugia, grave lesione alla schiena per la ragazzina picchiata. Sui social minacce alle baby bulle

Perugia, grave lesione alla schiena per la ragazzina picchiata. Sui social minacce alle baby bulle
di Michele Milletti
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Domenica 15 Maggio 2022, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 10:17

Gravi lesioni alla schiena. Questo, secondo quanto si apprende, il responso degli accertamenti cui è stata sottoposta in questi giorni la quattordicenne ripresa con i telefonini mentre veniva bullizzata e picchiata. Con le sue aguzzine prese di mira sui social da chi ha visto quei video e non ha gradito. «Codarde e codardi». Lo choc si trasforma in rabbia. Anche e soprattutto tra i più giovani. Perché, evidentemente e per fortuna, non sono tutti uguali. Oppure perché, ipotesi decisamente peggiore e da scartare, c’è qualcuno che ha in mente di alimentare la follia pensando di farsi giustizia da solo.
Nonostante i video rimossi, nonostante i commenti cancellati, nelle ultime ore sono infatti arrivati dei commenti e messaggi sui profili social di qualcuna delle baby bulle che possono essere letti come delle vere e proprie minacce. Parole che inevitabilmente hanno fatto aumentare il livello di attenzione per carabinieri e procura dei minori, che seguono attentamente il caso. Che, per chi ancora non lo sapesse dopo che negli ultimi due-tregiorni è stato argomento di discussione in città e sui social, è quello della ragazzina di 14 anni bullizzata e pestata da tre coetanee tra un gruppo di ragazzini che ridono e incitano alla violenza e poi successivamente di nuovo presa a pugni e calci nel bagno di un fast food da un’altra baby bulla.
Un caso reso ancora più drammatico da quei due video, uno di quasi tre minuti e l’altro di dieci secondi ma particolarmente violento, che raccontano la violenza verbale prima e fisica poi da parte di quattro ragazze nei confronti della quattordicenne in questo momento ricoverata nella clinica di Pediatria e le cui condizioni di salute sono ancora in corso di valutazione da parte del personale medico sanitario.
Ebbene, dopo aver postato attraverso i propri profili social e condiviso nelle chat di whatsapp entrambi questi video, diventati immediatamente virali, le ragazzine e i loro amici che invece di intervenire per fermare la follia le incitano alla violenza tra una risata e un passo di freestyle hanno tentato di cancellare una situazione evidentemente sfuggita di mano. Ma, nonostante la grande dimestichezza con smartphone e social, altrettanto evidentemente non sono al corrente del fatto che difficilmente ciò che hai pubblicato, condiviso e commentato («se lo è meritato» è il concetto dei vari post delle protagoniste della vicenda) sparisce completamente dal web. Anche se lo rimuovi.
E infatti ecco che i video non solo restano in giro ma sono arrivati anche sulle scrivanie di carabinieri e procura dei minori. Che hanno avviato un’indagine, hanno identificato non solo le baby bulle ma anche gli amici sghignazzanti, e ora stanno per contestare reati che potrebbero essere particolarmente pesanti per ragazzi tra 14 e 16 anni.
Ma c’è di più. Perché, dal momento che alla violenza e alla follia sembra non esserci mai fine, ecco le minacce arrivate sempre via social nei confronti di qualcuna delle baby bulle. «Spero vi vengano a gonfiare in gruppo quando sarete da soli. Codardi e codarde» è il testo di uno dei messaggi che sono arrivati a queste ragazze da chi evidentemente ha trovato il modo di farlo via social e che al tempo rischia pesanti conseguenze.

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