Un intervento frutto di un controllo sempre più attento e capillare del territorio e che permette così alle forze dell’ordine di farsi trovare pronte quando vengono commessi certi reati e fare in modo che non sempre i banditi riescano ad averla franca.
La storia, come detto, è dello scorso 7 febbraio. La strada racconta come i carabinieri siano piombati addosso a un quarantenne che, secondo quanto si apprende, sarebbe stato in procinto di truffare un’anziana. Una donna a cui avrebbe dato un appuntamento per farsi consegnare del denaro.
Insomma, un’altra truffa tentata ai danni degli anziani. Truffe sul modello di quelle in cui un anziano viene contattato da un finto carabiniere che informa come un parente (spesso un figlio, ma anche un nipote) abbia causato un incidente e che per questo motivo si trovi nei guai, in caserma. Per farlo uscire vengono chiesti all’anziano preso di mira dei soldi che dovrà consegnare, dice il falso carabiniere al telefono, a un avvocato. Ovviamente anche in questo caso si tratta di un falso avvocato, che si presenta e prende i soldi pattuiti o quanto l’anziano riesce a racimolare, prima di far perdere le proprie tracce.
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